Di tutti i personaggi che hanno una storia tragica nella serie di Diablo, Re Leoric è sicuramente quello che mi fa più pena.
Albrecht era solo un bambino quando è stato posseduto dal Signore del Terrore, Farnham è caduto nella pazzia e nella spirale dell’alcolismo, Marius era un poveraccio vittima degli eventi, Leah un ricettacolo… ma se non altro loro sono riusciti a ottenere la pace eterna. O almeno, mi piace pensarlo.
Certo, Marius probabilmente rimarrà col rimorso di aver causato indirettamente la distruzione di Sanctuarium dando la Pietra dell’Anima a Baal e dell’anima di Leah non abbiamo notizie, ma il punto è che a un certo punto le loro sofferenze hanno avuto fine.
Leoric no.
La pazzia causatagli da Diablo e la maledizione che si è lanciato da solo perdurano anche nell’aldilà e ormai del buon re amato dai suoi sudditi non resta nulla neanche nei ricordi e nelle testimonianze, soppiantati dalle nefandezze che ha attuato.
Pensavo che si fosse riusciti a porre fine al suo tormento in Diablo 1, ma ovviamente qualcuno ha avuto la bella idea di dover usare il fattore nostalgia e riproporlo nel 3. Sono anche stato felice di vederlo, ma a pensarci meglio, dal punto di vista della lore, significa solo che non ci sarà mai fine per il Re Scheletro.
E questo mi fa molta tristezza. Al contempo però mi “piace” perché dona la giusta atmosfera alle storie che dovrebbero permeare il mondo di Diablo.
Avrei di certo preferito una spiegazione migliore del suo ritorno in Diablo 3, ma tant’è. Non voglio che questa discussione si concentri troppo sulle solite criticità del terzo capitolo, era solo per spiegarmi meglio.
Ah, e Farnham in versione zombie sembra comunque più in salute di prima.