L'importanza di pensare

Questo thread vuole essere un appello a tutti i giocatori, specie a quelli di rank più bassi: vi prego, pensate quando scegliete il personaggio. È importante capire quali personaggi giocare in quale mappe e contro quali eroi, cercate notizie su internet, non giocate a caso. Se siete main Doomfist e siete bravissimi, non lo giocate comunque contro una Phara-Mercy, se vedete che stanno dominando sulla partita. Se siete Sombra e non ci sono abbastanza danni, anche se siete bravissimi, cambiate. Se serve uno Zen o un Lucio giocateli, soprattutto Zen non dovrebbe essere troppo difficile da usare per un dps main, può davvero portare alla vittoria la squadra, anche se non sono i vostri personaggi migliori. Un’ altra cosa: guardate il killfeed, se muore il vostro main healer, mentre c’è quello dei nemici, e siete in inferiorità numerica, non giocate aggressivo, è meglio morire subito o ritirarsi per fare un push coordinato in 6.
A volte si perdono delle partite già vinte in partenza solo perché non si fa attenzione a questi dettagli, che molto spesso determinano l’esito della partita.

È un thread un po’ fine a se stesso, ma volevo richiamare all’attenzione questo problema. Molto spesso nei rank bassi non si vince per questi motivi e non perché la squadra nemica è effettivamente più forte.

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Ok, se pensassero ai counter pick, si informassero sul gioco e tutto il resto, non sarebbero di rank così basso.

Sarà, io sono a oro (quasi a platino), eppure cerco di fare tutte le cose ho scritto, oltre a usare sempre la voice chat per le call ecc

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Questo perchè sei una persona intelligente.
Su OW, come in altri giochi per carità, le persone che giocano sono principalmente bambini o persone, anche più grandi, che se ne sbattono o sono totalmente ignare dei cambiamenti che periodicamente vengono introdotti (es. chi fa competitivo una stagione si e un’altra no, chi gioca tanto per ecc ). E’ così e poi ne patiamo noi che giochiamo più seriamente.

Io non credo sia una questione di intelligenza, ma di come viene percepito il competitive. Se si gioca in comp si gioca per vincere no? E vincere in questo gioco non significa solo fare tante kill, tante cure o altro. In ow la mira non è tutto, quindi molte cose si possono imparare capendo anche solo i concetti delle strategie, del posizionamento e cose del genere, andando a cercare su internet, basta volerlo.
Chi non vuole o non ha tempo o che so io, mi chiedo, perché gioca ranked?

Infatti sei oro, non silver o bronzo. Sei praticamente nella parte più alta della curva normale della distribuzione dei rank di overwatch, sei nella media.

Ho giocato con tredicenni molto più collaborativi e simpatici di diverse persone “mature” che ci sono in questo gioco

Giocare in competitive dovrebbe voler dire semplicemente dare il massimo in una partita.
Tutto il resto sono cose in più che fanno la differenza tra i player da Bronzo fino a Top500.

Sono d’accordo, ma dare il massimo significa anche mettersi nella condizione di dare il massimo, ovvero informarsi su tutti quegli aspetti che si possono imparare al di fuori dell’esperienza diretta del gioco, come per esempio il ruolo della voice chat e delle call.

Si ma quel tipo di “dare il massimo” che intendi tu è una cosa “extra”, più impegno metti nelle cose extra più in alto tenderai ad andare.
Il concetto di base di dare il massimo, è semplicemente giocare al massimo delle tue possibilità in quella partita per vincere.

Se poi non sei disposto ad ampliare questo concetto probabilmente non salirai molto in alto.

Anche non avere il PC performante equivale a non dare il massimo.
Anche non allenare l’aim giornalmente equivale a non dare il massimo.
E la lista ovviamente continua con tanti altri esempi.

Il rank non è solo indice di bravura, ma anche di cosa una persona è disposta a fare per diventare “brava”.

Non vorrei mettermi a cavillare sulle parole, però se c’è qualcosa che potevi fare per giocare meglio e non l’hai fatta, allora non hai propriamente dato il massimo. Il tryhard in competitiva non è il massimo, ma il minimo che si deve dare.
Ho intitolato questo thread “l’importanza di pensare” proprio perché a volte si perdono partite non tanto perché non si ha tanta mira, quanto perché non si conoscono le regole base del gioco.
Per es. molto spesso mi trovo a richiamare in voice chat persone che tentano di fare push da soli: se non stai attento al positioning la causa secondo me non è perché non giochi abbastanza, ma perché non hai mai visto uno streaming o un video di gente brava che queste cose te le insegna in dieci minuti. Se non ci si interessa di imparare cose del genere non ci si mette nella condizione di possibilità di dare il massimo. Una volta che sai che non devi andare out of position, basta ragionare sul concetto per applicarlo decentemente in ogni partita. Magari si continueranno a fare degli errori, ma non più cose clamorose come andare con Genji in ulti da solo contro 6.
Il punto è che alcune cose sono molto più facili da imparare di altre, in quanto non richiedono un’ abilità meccanica che non si ottiene da un giorno all’altro (come la mira), ma una semplice comprensione di concetti base del gioco.

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Si, non ho fatto di tutta un’erba un fascio. Anche io ho giocato con dei tredicenni anche avendo il doppio della loro età e mi sono trovato molto bene, così come ho giocato con gente più grande di me che era picciosa e maleducata.
Se una persona è svogliata/superficiale/frettolosa è ovvio che non farà mai grandi passi in avanti. E’ sempre una questione di impegno e costanza, anche se la fortuna gioca il suo ruolo.

non solo a rank più bassi, succede tranquillamente anche a rank alti, meno frequentemente, ma succede…

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Quoto, mi sa che questo succede a qualsiasi rank.

Purtroppo ciascun giocatore pensa di essere il migliore al mondo.

Si, è vero, in questo gioco sono pochissimi quelli che fanno attenzione al resto del team. Cioè a dire il vero sono pochissimi quelli che “giocano in team”. Ci sono un sacco di modalità per chi si trova male in squadra e per chi non ama collaborare, peccato che sono sempre tutti in quick e (quel che è peggio) in ranked, che hanno anhce altri grossi problemi dovuti alla logica del matchmaking “se hai vinto una partita ti mette in una squadra di gente che perde perché se no è troppo facile” e “se stai perdendo ti mette in una squadra di gente che perde perché non sai giocare”.

Comunque bastano 2 giocatori coordinati per vincere, purtroppo la gente non arriva a capirlo.