In un mondo dove quasi tutti hanno la possibilità di dire quello che pensano (o l’illusione di farlo, ma questo è un altro discorso!), diventa piuttosto evidente che, potendo scegliere, ognuno di noi vorrebbe un Diablo 4 diverso!
Questo ovviamente non è possibile (sarebbe bello un gioco con altissime possibilità di personalizzazione) e sicuramente ne creeranno uno che cercherà di accontentare il maggior numero di persone, ma che alla fine probabilmente deluderà un po’ tutti.
Questo, perché non sembrano in grado di andare oltre le idee, i concetti e le dinamiche di gioco viste e riviste negli ultimi dieci anni.
La tendenza in questo periodo è creare una tipologia di giochi ad “ampio spettro”, non ben definiti e pieni di scopiazzature, o perlomeno somiglianze con altri titoli, a destra o sinistra.
Mancano idee nuove, il coraggio di innovare o sperimentare, la fantasia del fine secolo scorso che ha fatto la fortuna di molti e la gioia di moltissimi di noi.
Diciamo la verità: dipenderà forse dall’età che cambia le persone, ma fino a un certo punto, ma era più divertente giocare allora che adesso.
Certo, la tecnologia ha sopperito alla tragica mancanza di creatività odierna aggiungendo possibilità di esperienza di gioco incredibili, ma quello che era la “sensazione epica” nel giocare è sparita da un pezzo.
Mi viene in mente il paragone col cinema dove ormai è tutto un sequel, reboot o remake più o meno riusciti, di film che hanno fatto la storia o che sono comunque diventati parte della nostra vita.
Negli ultimi anni vengono prodotti molti film come primi episodi di una potenziale serie. Ci sono moltissimi esempi di questo, ma se il primo titolo non incassa tutto il progetto viene cestinato.
Diablo 3 in questa ottica aveva portato alla fine della saga, alla sua “morte”: la fine di un mito, come scrissi tempo fa, o perlomeno all’idea e alla convinzione di non proseguire oltre questo palese fallimento.
Poi c’è stato il blizzCon 2018.
Paradossalmente tutto quello che è successo quei giorni ha fatto ripensare a questa decisione. L’enorme “indignazione” (per essere gentili) di un numero così elevato di persone ha fatto capire alla SH che un titolo successivo della saga era quello che moltissimi volevano, si aspettavano e sognavano.
Il rischio era e sarà altissimo: o rinascita o morte, ma hanno deciso di tentare.
Ma essendo sempre loro (stringi stringi): quelli di Diablo:I (che, ripeto, secondo me non uscirà mai), quelli di Diablo 3 e di questi ultimi anni di “nulla di nuovo all’orizzonte” ecc., è difficile pensare positivamente a ciò che sarà D4, davvero difficile.