sono… generalmente d’accordo con entrambi i punti di vista.
Oggi blizzard potrebbe semplicemente fregarsene, perché (che lo si voglia accettare o meno), il team play e il modo in cui si forma se lo devono gestire i giocatori stessi. e Overwatch È di fatto un gioco sviluppato per giocarci con gli amici, con o senza che si preferisca fare da soli da una vita affidandosi al 100% al matchmaking. I discord sono un metodo più veloce, e se a uno proprio non gli va di avere gente… non lo fa per principio nemmeno cercandosela. O in casi estremi, chiedendo quasi un approccio alla nintendo in cui il bisogno di comunicazione è quasi azzerato e tutto deve essere intuitivo a priori, o gestito esclusivamente di ping system e discord per “costringere” la gente a fare formazione in proprio. funziona in molti giochi, sì… quando il gioco è in tendenza.
Dall’altra parte però abbiamo l’esasperazione inversa: i crea un gruppo raggiungevano subito un’utenza ma sono stati tolti. la suscettibilità delle segnalazioni non è mai stata così alta come oggi. il gioco non è più la prima cosa che proponi agli amici quando passi con loro una serata (vuoi per moda, vuoi perché si annoiano a re-re-re-re-imparare il gioco e il meta del momento). Aprire il gioco al free2play e al crossplay richiede comunque un monitoring più assiduo, sebbene aumenti le probabilità di avere più gente nei server. E il “2” sul titolo ha perso l’ABNORME occasione di rilanciare il franchise in modo convincente. ha attirato curiosi, ma fatica a mantenerli come una volta.
- è vero che “ci sono tanti mezzi per trovare giocatori”, Spatola… ma è più difficile avere una percezione positiva del concetto dei live service, che hanno sia buoni che pessimi periodi. la tendenza videoludica influenza tantissimo la voglia di stare in questo gioco, motivo per cui gli sviluppatori lo rendono più frenetico nell’individuale.
- è “indifendibile” fino ad un certo punto, Claw. si può urlare quanto si vuole contro un matchmaking a cui ci si è affidati completamente, ma se badi quasi esclusivamente al numeretto anziché ad una prima formazione di gente abituale mentre stia iniziando ad avanzare stai quasi pretendendo di giocare ad un single player in un team game. c’è un enorme svuotamento di quella che era la mentalità di teamgame un tempo, e i battle royale non frenano questa tendenza a “devo eccellere prima io” prima ancora dell’assist tramite cooridnamento.
in sintesi: è difficile fare teamplay oggi, ma è esattamente questo il suo genere videoludico. e questo sta sostanzialmente incasinando il gioco, con o senza matchmaking rivisto più e più volte.