Sei sicuro di volerlo sapere? Non hai sofferto già abbastanza come Ally per il mediocre storytelling della Blizzard? XD
La campagna di guerra dell’Orda è così mal scritta che qualsiasi insegnante potrebbe prenderla ad esempio per spiegare ai suoi alunni cosa NON fare per scrivere una storia decente. E’ stata una tortura giocarla. XD
Scherzi a parte, se proprio ci tieni ti racconto le questline che hai citato, ma tieni presente che alcune sono ancora in fase di test per cui potrebbero essere modificate.
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ATTENZIONE SPOILER.
Chi non vuole avere dettagli sulla storia non legga oltre
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Questa quest line è già disponibile.
Sylvanas viene a sapere dalle sue spie che Varok Saurfang, che era stato fatto prigioniero dall’Alleanza durante la battaglia di Lordaeron, è evaso ed svanito nel nulla. Ci manda quindi nella foresta di Elwynn con la dark ranger Lyana ad indagare sulla sua fuga, ritrovarlo ed impedire che l’Alleanza possa catturarlo di nuovo o peggio ucciderlo.
Dalla foresta di Elwynn seguiamo le tracce di Saurfang fino alla palude del Dolore, ma durante la ricerca acquisiamo molte prove che sembrano indicare che la fuga di Saurfang sia stata in realtà orchestrata da Shaw e dal SI:7 (e che quindi Saurfang si sia schierato con l’Alleanza).
Nel passo delle Redridge Mountains troviamo un cacciatore da cui apprendiamo che Saurfang si è diretto alle palude del Dolore. Lyana ci comunica che è necessario informare Sylvanas. Ci dice quindi di attendere al passo mentre lei va a fare rapporto, ma appena va via veniamo raggiunti da Zekhan che ci informa che la vera missione di Lyana non è ritrovare Saurfang, bensì assassinarlo (e qui credo che ogni giocatore di vecchia data abbia avuto un’orribile sensazione di déjà vu).
Il giocatore può scegliere se credere a Zekhan e accettare di aiutarlo a salvare Saurfang o rifiutare e andare a fare rapporto a Sylvanas su quello che è successo.
Qualunque sia la scelta, alla fine Saurfang non viene né ucciso, né catturato.
Se si sceglie di aiutare Zekhan, si continua la questline.
Raggiungiamo Saurfang nelle palude del Dolore, e troviamo Lyana e un gruppo di ranger davanti al suo rifugio.
Lyana intima a Saurfang di arrendersi e farsi arrestare come traditore dell’Orda. Saurfang rifiuta e parte lo scontro che si conclude con l’uccisione di tutti i ranger.
Saurfang ci ringrazia per l’aiuto, ma dice che deve proseguire da solo perché ha un compito da portare a termine. Rimanda quini noi e Zekhan (che pure vorrebbe seguirlo) ad Orgrimmar.
Prima di separarci, Saurfang colpisce il giocatore in modo da far credere a Sylvanas che sia rimasto ferito nel tentativo di catturarlo. Ad Orgrimmar ovviamente Sylvanas ci rimprovera per averla delusa e si mostra sospettosa per il fatto che il giocatore è l’unico che sia uscito vivo dallo scontro con Saurfang.
Se si rifiuta invece di aiutare Zekhan, semplicemente si salta l’ultima parte della questline e si va direttamente ad Orgrimmar dove Sylvanas si compiace per la nostra lealtà e ci dice che è bene che non abbiamo affrontato Saurfang perché “dobbiamo restare un eroe per tutta l’Orda”. Ci dice anche di avere dei piani per il povero Zekhan.
Si parla anche di una terza opzione: il giocatore può scegliere di non aiutare Zekhan, ma di non fare neanche rapporto a Sylvanas, e di prendersi invece un giorno di vacanza.
Io con il mio elfo del sangue ho aiutato Zekhan e ho visto l’opzione di fare rapporto a Sylvanas in un video. Non ho invece trovato nessun video che mostri la terza opzione per cui non sono certa che sia stata implementata.
Le altre questline che hai citato non sono ancora state rilasciate, per cui quello che so è solo quello che ho letto/visto on line in inglese.
Baine chiede a Talanji di evocare lo spirito di Vol’jin perché ha “dubbi” sull’operato di Sylvanas e vuole sapere di più sullo spirito che ha suggerito a Vol’jin di metterla a capo dell’Orda. Purtroppo la memoria di Vol’jin risulta confusa dalla morte e dalla prigionia nelle Shadowland e lui non ricorda nulla del famoso spirito. Mentre stiamo parlando con Vol’jin degli spiriti ci attaccano.
Vol’jin pensa che poiché qualcuno ha cercato di uccidere Baine per impedirgli di chiedere informazioni sullo spirito che lo ha contattato in punto di morte, sia importante indagare sulla questione.
Ci manda quindi nelle Broken Shore, dove rievochiamo il suo spirito e cerchiamo di fare luce sul mistero.
I soliti spiriti ci ostacolano, ma alla fine riusciamo a capire che il giorno dell’attacco alle Broken Shore qualcosa/qualcuno ha aiutato la legione.
Visto che Vol’jin ricorda che il giorno della battaglia i Loa non hanno risposto alle sue invocazioni, andiamo a chiedere chiarimenti a Bwonsamdi, che ci informa che all’epoca non è intervenuto perché non ha percepito le invocazioni di Vol’jin.
A questo punto, gli chiediamo se è stato lui a suggerire a Vol’jin di nominare Sylvanas Warchief, ma lui nega di aver fatto una cosa simile, aggiungendo che Sylvanas “non è sua amica”. A Bwonsamdi piacciono le guerre, ma pensa che Sylvanas stia esagerando. Inoltre, trasformando la gente in non morti, Sylvanas essenzialmente lo priva dei loro spiriti.
Bwonsamdi accetta di aiutarci a capire chi abbia sussurrato a Vol’ji il nome di Sylvanas e ci manda a parlare con le altre “divinità della morte” che crede possano essere coinvolte: il re dei Lich e Eyir.
Il re dei Lich ci dice di non avere nulla a che fare con la nomina di Sylvanas e prima di mandarci via ci informa che la regina Banshee con le sue azioni sta minando l’equilibrio tra la vita e la morte.
Anche Eyir nega di essere lo spirito che ha contattato Vol’jin in punto di morte, ma ci informa che Vol’jin e stato toccato dalla “mano del valore” (hand of valor). Aggiunge che la nobile entità che ha aiutato Vol’jin non è quella che gli ha suggerito di nominare Sylvanas capo dell’Orda, ma si rifiuta di rivelarci altro.
Tornati da Bwonsamdi , il Loa dice che visto che né il re dei Lich né Eyir sono coinvolti , Vol’jin deve cercare le sue risposte non nel regno dei vivi, bensì nelle Shadowland. Cosa che Vol’jin accetta di fare e si accommiata dicendo che ci contatterà se scoprirà qualcosa.
Questa quest line riguarda la liberazione di Derek Proudmore. Durante la campagna di guerra dell’Orda andiamo alla ricerca del corpo dell’eroe di guerra Marshal Valentine, per resuscitarlo e usarlo contro i Kul Tirani (ammetto di non aver capito bene il senso di questo piano, ma dalla storia sembra che tutta la gente resuscitata come non morta decida di servire Sylvanas non importa chi fosse in vita).
Setacciamo il cimitero locale a Drustvar, ma scopriamo che il corpo di Valentine è andato disperso in mare. Cerchiamo quindi un saggio delle maree e reclutiamo Zelling, che essendo mortalmente malato, chiede di essere rianimato come non morto e accetta di aiutarci in cambio della promessa che l’Orda proteggerà la sua famiglia.
Andiamo quindi in mare aperto a recuperare il corpo di Valentine, e casualmente ci imbattiamo anche nel corpo di Derek Proudmoore, che tecnicamente era stato ridotto in cenere da un drago rosso, ma che grazie al super potere del retcon è ora perfettamente conservato (nonostante sia morto durante la seconda guerra e da allora, secondo la nuova versione della storia, sia rimasto nelle profondità abissali).
Dopo la battaglia di Dazar’alor, Sylvanas decide di trasformare Derek in un non morto e di fargli il lavaggio del cervello per usarlo come arma contro la casata dei Proudmoore. Gli altri membri dell’Orda non sono molto a loro agio con questo piano, in particolare Baine, che dopo aver assistito al crudele trattamento riservato a Derek, si convince che Sylvanas è andata troppo oltre.
Con l’aiuto di Zelling decide quindi di liberare Derek e restituirlo alla sua famiglia e, tramite Valeera, manda un messaggio a Jaina per informarla delle sue intenzioni. Nottetempo ci infiltriamo sulla nave dove Derek è prigioniero per liberarlo.
Il giocatore può scegliere se avvisare Sylvanas del piano di Baine oppure no. Qualunque si la scelta del giocatore, comunque, Derek viene liberato e si riunisce a Jaina, ma Sylvanas scopre il piano di Baine e organizza un meeting con tutti i capi dell’Orda durante il quale lo denuncia come traditore e lo arresta (insieme a Zelling).
I capi dell’orda hanno reazioni molto diverse all’arresto:
Gallywix dice che non si aspettava questo risvolto e che se lo avesse immaginato si sarebbe fatto pagare di più.
Lor’themar Theron dice che comprende le ragioni di Baine, ma teme che opponendosi apertamente a Sylvanas abbia messo a rischio la sua gente. Cosa che teme accadrebbe anche agli elfi del sangue se lui prendesse apertamente posizione a favore di Baine. Quindi ci invita alla cautela perché sono tempi pericolosi.
Rohkan dice che con la guerra in corso l’Orda dovrebbe restare unita, ma capisce che Sylvanas non stia rendendo questa cosa facile.
Talanji dice che è grata all’Orda per l’aiuto ricevuto, ma non intende seguire ciecamente il Warchief, e pensa che Baine , che si è mostrato rispettoso verso gli Zandalari, dovrebbe avere la possibilità di difendersi dalle accuse che gli sono state mosse.
Geyarah dice che Sylvanas si è mostrata un leader forte e ha fatto bene a punire Baine che, tradendo il Warchief, ha mostrato di non avere onore, perché non può esserci onore senza lealtà.
Thalyssra ricorda la ribellione contro Elisande e decide di chiedere consiglio a Lor’themar che conosce il mondo meglio di lei.
Mayla Highmountain si chiede se il suo popolo ha fatto bene a lasciare Altomonte, visto che l’Orda imprigiona chi agisce con onore e compassione.
Rexxar dice che altri devono sapere quello che è successo.
Garona ci mette in guardi dal non agire apertamente contro Sylvanas per il momento, perché rischiamo di fare la fine di Baine e Zelling (il cui errore non è stato quello di aver ostacolato Sylvanas, ma di aver agito “troppo presto”).
Eitrigg, ricordando che Tirion gli ha salvato la vita così come ora Baine ha salvato Derek, afferma che teme che l’Orda stia diventando quello che una volta odiava.
Lilian Voss dice che manterrà fede alla promessa fatta a Zelling e si prenderà cura della sua famiglia. E aggiunge che una volta Sylvanas era orgogliosa del fatto che, a differenza degli Scourge, i Forsaken avessero il libero arbitrio, ma che dopo quello che ha visto in guerra non è più sicura che questo sia vero.
Ji Firepaw, non pervenuto. Sembra che la Blizzard si sia dimenticata che esiste.
Spero che il riassunto sia stato utile. Se hai altre domande chiedi pure.