Ma vi sembra normale? sono sconcertato

leggo dalle news:
" È ora di dare un’occhiata al 2024!

Per quanto riguarda il World of Warcraft moderno nel prossimo anno, vedrai arrivare tre ulteriori aggiornamenti ai contenuti per Dragonflight prima della pubblicazione di World of Warcraft: The War Within. In questi aggiornamenti porteremo a termine la storia di quest’espansione e getteremo le fondamenta della prossima. La Stagione 4 di Dragonflight permetterà di rivisitare le spedizioni e le incursioni di Dragonflight, insieme a nuovi contenuti esterni, con tanto di nuove ricompense aggiornate e alcune grandi novità."

Io mi dimondo una cosa, ma che senso ha resuscitare e riproporre ancora i raid appena scaduti delle stagioni appena passate?

Ma come sperate che la gente sia entusiata di rigiocare ancora fino alla nausea le stesse cose?
è un modo per tirare la fine dell’espansione? se cosi allora possiamo anche dire che wow rimane abbandonato a se stesso, dragonflight è già conclusa.

Gioco a Wow dalla Tbc e mi sono sempre chiesto, il perchè ci sono intere zone di wow completamente abbandonate a loro stesse? ci sono raid e zone che vale la pena rivisitare e riqualificare. Possibile che tutto quello che gli sviluppatori sono stati capaci di fare è stato riproporre raid appena finiti?

Signori, se proprio non risucite a creare il nuovo, per lo meno cercate di resuscitare contenuti che vale la pena rigiocare, ci sono gioielli di raid che sono a dir pochi storici, mi viene in mente Karazhan, Grull Lair (i mini raid) SSC, Tempest Keep, Mount Hyjal per citare quelli TBC, fate degli eventi a tempo piuttosto, ma basta riproporre cose fatte e rifatte 6 mesi fa per giunta.

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Questo perchè verso la fine della della terza stagione, il budget inizia a scarseggiare. Quindi devono inventarsi oddio che parolone, nuove doppio parolone attività per tirare la baracca verso l’espansione successiva.

Qualcuno sempre ci sarà. Se l’hanno riproposto significa che ha riportato successo.

No. Verso la prossima espansione.
A fine Shadowlands dissi che forse avevano sbagliato a fare i conti tra fine patch e il lancio della nuova espansione, ma si sbaglia una volta. L’unica cosa che lanciano nella quarta stagione è il libretto degli assegni.

Purtroppo questa è la condotta moderna di wow: col minimo investimento ottengono i massimi guadagni. Esattamente come alla fine di Systemlands.

Basandomi sull’ultima interazione di Shadowlands, i raid fated furono un mezzo flop: in pochissimi parteciparono e rimasero vuoti.
Ciò nonostante ci sarà sempre qualcuno che continuerà a giocare.

Scelta di marketing: formalmente appare che hanno rilasciato altri contenuti. Come dico da anni, wow non si può sostenere con questa ottica stagionale. Un mmorpg non è un arpg solo che, almeno per ora, Blizzard non riesce a pensare a un’alternativa.

Wow purtroppo ha una progressione assolutamente verticale che oblitera il vecchio. Quest’ossessione di aggiungere sempre zone nuove, svaluta le vecchie che sono comunque bellissime. A onor del vero, negli ultimi anni ci sono stati timidissimi tentativi di inserire qualche cosa nelle zone vecchie… con una riuscita alquanto discutibile.

Occorrerebbe un nuovo Cataclisma che risistemi tutto: anche l’identità stessa di wow…

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è proprio vero, che comunque se ti piace giochi se non ti piace oh, pazienza

Certo. Nessuno gioca se non gli piace. Ma pazienza? No scusa. Più gente gioca e più il gioco va avanti con nuovi contenuti. A mio avviso, Blizzard dovrebbe cercare di accontentare il maggior numero possibile di giocatori se vogliamo che WoW continui ad esistere. Il calo di giocatori è stato pazzesco da Cataclysm in poi. Da parte mia, Cataclysm è stata l’espansione che mi ha fatto perdere la voglia di giocare. Infatti gioco a WoW da uno a due mesi per espansione, Troppi bimbifurbi, troppi maleducati e poca voglia di socializzare. Questo vale anche per i forums, troppi troll e sfaccendati che non aspettano altro che qualcuno si lamenti di qualcosa per sfottere/insultare/denigrare. Cervello zero…

Questa è la classica risposta di chi non vuole mai discutere. È la risposta di chi crede in una cosa per fede…