#Cancelculture: le emote

Io offrirei un punto di vista un po’ diverso…

I programmatori hanno l’obbligo di seguire le linee guida tecniche ed implementare ciò che il team di direzione progetto (che è ben lungi dall’essere composto da programmatori) hanno deciso di implementare, DOPO che le riunioni con il consiglio di amministrazione hanno dato il via libera alle modifiche da introdurre al gioco.

Blizzard mica è uno studio indie: un programmatore sotto Blizzard, se il gioco diventa non profittevole, viene spostato a COD, che pensate?

Poi, ripeto un punto espresso precedentemente - ma voi sareste andati a lavorare in un posto con la reputazione che aveva Blizzard fino a quel momento? Oppure, pensate che con gioia qualcuno potesse venir trasferito da COD a WoW. “Finalmente si smette di lavorare davvero, andiamo a sfondarci di vodka”.

Non pensate che ci sia una correlazione tra “ambiente di lavoro pessimo”, “gioco che non soddisfa le vostre aspettative da giocatori” e che un processo di pulizia, per quanto di facciata e funzionale ad altro, non aiuti in tal senso?

Non ve ne fregherà niente di tutto questo, ma al netto di “l’ambientazione perde nerbo” (che è un’argomentazione che non vorrei manco toccare con le pinze da fabbro, l’ambientazione non ha mai avuto nerbo per me), ignorare questo tipo di virtue signaling cosiddetto costa veramente zero, non arreca alcun danno reale al gioco e non crea ritardi nel rilasciare correzioni al gioco.

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Concordo

Vero. Io mi riferivo alla situazione attuale dove evidentemente hanno deciso di partire dalla pulizia di alcune “a loro veduta” storture.

In questo caso invece, condivido a pieno il loro metodo. Impopolare ma efficace.

Vero che nessuno della community lo ha chiesto. E’ una scelta di qualcuno che ha pensato di sistemare tutto il lerciume passato, prendendo probabilmente un giro troppo largo, ma infondo, va compreso.

Abituato all’inglese, ho usato il termine sbagliato. Io parlavo di chi prende le decisioni. Se una delle tue ip di punta fallisce in poco tempo, allora significa che chi prende le decisioni non è adatto a quel ruolo. Spostarlo in un’altra sezione significherebbe correre il rischio di rovinare qualche altro gioco. Secondo te, se wow fallisse nessuno verrebbe licenziato?

Censurare roba in wow non aumenta gli stipendi, non riduce le discriminazioni o risolve il problema delle molestie sessuali. Sono modifiche sterili, che di fatto non risolvono nulla. Poi, aggiungici che nel reale non è ancora stato concluso molto. I lavoratori della acti-blizz stanno ancora aspettando che le loro richieste vengano esaurite.

Come ho già detto in precedenza, a me di queste modifiche frega poco, e sono sicuro fregherebbe poco anche alla stra grande maggioranza dei giocatori se queste fossero accompagnate da modifiche più sostanziali a quelli che sono i veri problemi del gioco. Cioè, questa patch è sul ptr da quasi 2 mesi (cosa non normale per una .5), non c’è vista di un annuncio e, se vogliamo togliere le censure da mezzo, le ultime 4 build sono state misere.

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Togli le citazioni ai dev e ti fermi. Non c’è bisogno di andare oltre.

Non così efficace quando la community ha fatto di te, del gioco a cui lavori e della compagnia per cui lavori un meme.

Una spirale da cui non esci più, perché se qualcosa di innocuo diventa censurabile, allora diventa censurabile potenzialmente tutto. A quel punto il gioco viene castrato perché si cerca di tener conto di qualsiasi gruppo di persone si possa offendere.

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Ma che non faccia differenza lo dici tu, ci sono diversi attuali dev in Blizzard che hanno fatto coming out più o meno esplicito nel dichiararsi richiedenti e beneficiari di queste modifiche.
Uno dei quadri rimossi, ad esempio, era basato su una ex dipendente, che non aveva nemmeno mai mostrato particolare gioia - anzi - nell’essere il soggetto di tale asset del gioco.

Ripeto ancora una volta, non sono modifiche per voi, sono per i dev che al momento lavorano in Blizzard, sono per i recruiter che possono dire “vedete? stiamo cambiando!” e sono per il direttivo che ha da rendere conto a 5 citazioni in giudizio diverse, tra CONSOB americana ed ente di tutela dei dipendenti dello stato della California.

La patch 9.1.5 non sta ritardando a causa di queste modifiche (basta vedere che il cambio di congrega si sarebbe sbloccato a fama 80: i piani erano già chiari).

Se non vi basta quel che Blizzard sta dicendo, c’è un modo molto chiaro di farvi sentire, è il tasto “cancella sottoscrizione”.

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Condivido in toto gli interventi di Newtodruid.

L’espressione coming out ha un precisissimo significato che nulla a che vedere con questa situazione :slight_smile: Confessare è un verbo che in italiano esprime benissimo il concetto in questo contesto. Se è pur vero che ha anche vedere con minoranze spesso vessate, si tratta di tutta un’altra problematica (che comunque ha a che vedere con il maschilismo tossico).


La sensazione che io sto avendo da questa situazione è che WOW sia il balocchino degli sviluppatori la cui preoccupazione è quella di sopportare le lamentele di chi permette loro di mangiare. E questa cosa è demenziale.

Quel quadro è lì da Vanilla… ci sono voluti 16 anni per esternare il problema? Seriamente?! Dai, siamo al teatro dell’assurdo.

La descrizione del quadro non mi sembra così infamante…

Comunque riscriviamo Titanic

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Be’ tra i giocatori (magari non quelli che stanno intervenendo qua) sta passando il messaggio che Blizzard stia sprecando tempo e denaro a sistemare cose inutili.
La casa sta bruciando ma il suo abitante sta spolverando…

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Ma all’effettivo non fa differenza. Che tipo di beneficio reale può dare cambiare dei pixel o qualche dialogo? Si ritorna al voler mischiare credenze personali con quello che è il contesto di un videogioco.

Dal 2004 oggi è uscito fuori questo fatto? Che poi se lo vai a guardare, quel quadro sembra il modello standard dell’umano donna.
ht tps:// wannaplay.news/pc/world-of-warcraft-paintings-changed-to-cut-back-on-sexual-content-world-of-warcraft-paintings/

Perché la gente terrà sicuramente conto di qualche pixel modificato in quelli che sono processi civili e penali.

Io non ho mai detto “a causa di”. Io ho detto che queste modifiche risaltano di più per il semplice fatto che le ultime build della 9.1.5 sono state misere. Se bisogna aspettare fino a novembre per avere la patch, allora si potrebbe anche lavorare a qualcosa di più sostanzioso. Specialmente quando la 9.2 la vedremo a febbraio se va tutto bene.

Cosa che molta gente ha già fatto lol Motivo per cui li vedi così carucci e comunicativi ultimamente. Io se perdo ancora tempo a discutere è perché a wow ci gioco da anni e nonostante tutto mi piace ancora, e sono anche il primo a difenderlo quando il gioco viene criticato ingiustamente. Certo, passare dal gioco che ha venduto più copie in 24 ore a… questo in meno di un anno è piuttosto triste. Uno ci deve mettere impegno per affossare un gioco che poteva campare di rendita almeno per altri 5-6 anni.

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Non è il quadro della frutta, quello incriminato.
Comunque, non è che essendoci dal 2004, la cosa sia irrilevante: la storia (apocrifa) vuole che la persona in oggetto non sia nemmeno più dipendente Blizzard da tempo e la richiesta di rimuovere quell’asset, nato male e mai toccato perché proprietà intellettuale di qualcuno non criticabile, sia stato considerato internamente un marchio di infamia interno. Una sorta di fantozziana statua della nonna, voluta dal capo dell’azienda, che tutti dovevano baciare la mattina all’ingresso.

Poi se all’effettivo ci faccia differenza o no è fondamentalmente irrilevante perché, ripeto allo sfinimento, la persona che deve spolverare non è quella che deve spengere l’incendio. Qualcuno si ostina a dire che la persona che deve spolverare deve aiutare a spengere l’incendio ma a queste persone non è chiaro che la persona che spolvera non è in grado di far altro che spolverare e non è ri-mansionabile. Se non arrivano i pompieri, lo spolveratore morirà nelle fiamme senza poterci far niente.

Continuo a non capire perché il vedere in azione chi abbia il compito di spolverare, comunque, generi reazioni così cariche di energia quando è l’assenza dei pompieri la cosa che dovrebbe preoccupare, chissenefrega di cosa facciano le persone che non possono fare altro che spolverare.

Hai ragione, l’ho usata a sproposito.

Ringrazia il fatto che un qualsiasi progetto di un certo spessore o fa profitto (e non “profitto” generico, ma profitto molto generoso) o muore.

Provo a fare un po’ di ordine.
Io sono dell’idea che, se viene commesso un qualche tipo di illecito, si deve denunciare alle autorità competenti. So benissimo che negil USA non esiste la prescrizione, ma dopo SEDICI anni che un oggetto è in gioco, mi sembra demenziale rimontarci un caso mediatico.

Ho sempre storto il naso per le denunce sporte anni dopo i fatti (tranne nel caso dei minori per cui ci sono tutta una serie di questioni in più in cui non mi voglio addentrare ne ritengo essere questa la sede adeguata).

Ancora: occhio. Prima di darmi del misogino vorrei chiarire ancora che non sto generalizzando ma vogli solo far presente che ci sono stati casi del genere.

E in questo caso sto parlando di denunce penali. Il quadro in questione sono una manciata di pixel di cui il 98.79% delle persone ne era all’oscuro. Quello che mi ha mandato in bestia è stato il CLAMORE di Blizzard sulla cosa come se, sostituendo un quadro, il gioco sarebbe come per magia rinato. Se la cosa era la famosa statua della mamma, bastava sostituirlo quando il megadirettore di turno è stato accompagnato alla porta.
Il gioco è pieno zeppo di cambiamenti non dichiarati che nessuno ci avrebbe fatto caso e, evidentemente, i dipendenti avrebbero vista sanata la loro sensibilità ferita.

La comunità dei giocatori - in cui mi metto io in prima persona - è stata felicissima dei cambiamenti riguardo ai nomi di personaggi/luoghi/citazioni espressione di culto della personalità dei soggetti tossici alla base dello scandalo. E, diciamolo, Eredath è molto più figo di Mac’aree come nome.

il problema è che la cosa, a mio avviso e secondo le persone che la pensano come me, ha assunto una piega molto più censoria che non disintossicante in quanto ha cominciato a coinvolgere elementi sempre più distanti dal problema in sé. E se WoW era stato pensato come un MONDO vivo, be’ nel mondo vivo ci sono anche cose che non ci piacciono o possono offenderci. (Io non concepisco come un videogioco a cui gioco da una vita possa offendermi, ma è un altro discorso).

Il problema è tutto qua. Troppo clamore verso la comunità dei giocatori per cose che alla stessa comunità dei giocatori non interessano minimamente. Una volta ripulito wow dal culto della personalità debordante e tossica di Afrasiabi, basta, sotto a sistemare il gioco. Se poi vogliono cambiare un quadro, lo facciano ma non lo sbandierino come il cambiamento della vita.

Certi artwork - in primis quello di Jaina - sono stati ritoccati in modo bigotto per ricoprire cm² di pelle: perché? Fatte le debite proporzioni, è un po’ come aver dipinto foglie di fico sulle pudenda della Cappella Sistina. Non lo capisco. Fermo restando che, a prescindere dal sesso, io non vedo nulla di male nel corpo umano. Ancora: il problema è l’uso che se ne fa. Esattamente come le emote. Uso ≠= abuso

Non capire questa cosa a mio modestissimo modo di vedere è sintomo di chiusura mentale e anche poca intelligenza. E di queste caratteristiche la cultura americana è imbevuta nel suo essere più profondo. Non a caso sono un popolo pieno di sorprendenti contraddizioni.

Tutto qua. Non mi pare di starne facendo un dramma. La mia è proprio una questione di principio sul modo di operare. Magari il quadro lo cambino se a loro dà fastidio (ma si ritorna all’idea del gioco come balocchino di chi lo programma): non ho problemi. Diventa un problema se esso assurge al rango di cambiamento epocale.

Le emote e quelle ridicole - a parer mio - aggiunte per una imposta parità dei sessi sono solamente delle forzature che snaturano il gioco. Sono modifiche che richiedono tempo, denaro ma che la comunità non vuole.
Le succubi… ora… le succubi sono demoni di sesso femminile. Vogliamo asessualizzare qualsiasi cosa? Azshara allora? Le mettiamo il burqa? Purtroppo quando si prendono questi binari si sa dove si parte ma non si sa dove si arriva ed è per questo che io personalmente mi sto esponendo così. Perché non ne vedo il bisogno.

Finiremo per ridurre tutti i personaggi di WoW a quadratini anonimi tutti uguali? Il colore di classe dei paladini e dei maghi allora? Se io non mi identifico in uno dei due sessi devo cambiare classe perché il colore mi offende? IL mio ragionamento - provocatorio ed estremizzato, lo so e lo faccio proprio per portare le ipotesi alle estreme conseguenze - non è molto diverso dal fatto di togliere delle emote o ridisegnare personaggi per paura che offendano qualcuno.

Qualsiasi cosa uno dica o pensi può offendere qualcuno. Quindi occhio. Questo comportamento secondo me, per quanto possa essere causato da buone intenzioni, ha una china pericolosissima.

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La dinamica non è quella che hai descritto, e se vuoi usare questa linea di spiegazione, cerchiamo di aderire, allora.

La dinamica è quella per cui io te ed una terza persona lavoriamo in Blizzard, questa terza persona subisce una vessazione, questa vessazione è prodotto intellettuale di un gruppo di persone intoccabili.

La persona vessata se ne va.

Anni dopo, gli intoccabili vengono cacciati perché non è più possibile nascondere quanto abbiano reso terribile l’ambiente attorno a loro.

Io e te rimaniamo lì a lavorare.

La cosiddetta c-suite (ovvero: i vari chief of something, caporeparto tecnico, finanziario, operazioni - tutto lo strato che fa immediatamente capo a quel che da noi si chiama “amministratore delegato”) dice allo staff che bisogna dare un segnale forte di cambiamento. Le ragioni, ovviamente, sono di pragmatismo, mica ce ne facciamo illusioni.

Ci proponiamo di rimuovere dal gioco materiale cui gli intoccabili di cui sopra si sono sempre fregiati.

Fine.

Questo racconta la storia apocrifa, e poi cosa faccia il reparto PR con tutto questo è funzionale alle pubbliche relazioni, appunto.

Detto questo…

…tralasciando che trovo sia un paragone infelice, confrontare un’opera d’arte vs un’opera di consumo, c’è un punto che però è degno di discussione, e trovo anche tu abbia ragione: io sono un giocatore assiduo sia di WoW che di FF14 e ti posso assicurare che la pelle esposta in FF14 è molto di più, ed in maniera a volte più provocante. Perché non è un problema e/o non è trattato da problema?

Perché il modo cui tratta la cosa FF14 è molto più aggraziato. Molto banalmente, in WoW l’espressione estetica, potendosi trovare tra il mostrare una visione “allupata” ed una visione “molesta”, ha quasi sempre sbordato nella seconda, e la sovracorrezione che vedi adesso è palesemente quella di una c-suite nel panico, che deve mostrare che, in confronto al rischio di risultare “molesti” nel tentativo di sembrare “allupati”, meglio non sembrare proprio.

E vuoi sapere com’è che si imbrocca la strada più aggraziata delle due? Un esempio estremamente banale e non esaustivo, ma lasciatemi mettere l’armatura-bikini sul mio orco, non rimuovetela dal gioco, che per andare a giro a torso nudo in un modo che a me sembri attraente & figo, praticamente posso solo andare sull’interfaccia di transmog e cliccare su “non mostrare questo slot armatura”. Questo, comunque, è solo un pezzo del perché l’aria attorno ad un gioco sia quella ed attorno all’altro sia un’altra, c’entrano anche i toni dell’ambientazione (assolutamente vero che il genocidio sia la modalità operativa standard di ogni interazione Orda-Alleanza, non è molto qualificante), c’entra tantissimo il fatto che WoW non abbia molta moderazione attiva mentre in FF14 sia particolarmente severa.

La virata verso un argomento separato è dietro l’angolo per cui non spendo qui altre parole di mia sponte.

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Questo è uno dei tanti problemi che io personalmente rinfaccio da anni alla gestione di wow. Sposo tantissimo queste parole e molto do quello che hai scritto.

Basterebbe moderare tutto in ambo i sensi.
E non condannare gli eccessi.

Stavo leggendo stamani i cambiamenti:

Al di là dei gusti soggettivi sul fatto se sono o meno divertenti, sono offensivi?

Spero tu non abbia paura dei serpenti

è il flirt preferito del mio Elfo della Notte. Mi ha sempre fatto ridere e mai e poi mai, nemmeno nei miei più tremendi accessi di bigottismo l’ho trovato offensivo.

Abbiamo bisogno di demonizzare tutto questo?

Questa è la lista delle citazioni, riferimenti e personaggi cambiati.

Ancora una volta trovo che i cambiamenti non solo siano inutili ma snaturino oltre che la lingua a voler per forza rappresentare ambo i sessi, ma anche la lore del gioco.

La terza gamba di wirt non è un riferimento al membro di questo tizio ma al fatto che è una citazione interna a Blizzard in quanto è un oggetto di Diablo 2 che serviva per creare un’arma.

Non è più possibile suonare (blowing) un corno perché in inglese ricorda l’espressione della fellatio. Per me ci vuole veramente una mente malignamemte maliziosa per arrivarci mentre gioca. Ci sono degli evidenti disturbi cognitivi se questo è il primo significato che si dà all’espressione. Quindi per favore, censuriamo Blowing in the Wind di Bob Dylan.

Da Sorella del Piacere a Sacerdotessa delle Delizie a me fa venire in mente invece di una provocante succube, una monaca cuoca (magari gioviale e ben pasciuta) che cucina per le consorelle e ci ingozza come le nonne.

Veramente, io non riesco a vedere il cambiamento rasserenante della filofia di gioco. Vedo solo un ipocrita tentativo di dimostrare che Blizzard sta facendo pulizia all’interno. Ma che c’entra appiattire così il gioco. Veramente questa saga del politicamente corretto sta devastando la cultura occidentale.

Magari sono io razzista e misogino ma turto ciò mi sembra veramente demenziale. Oltre che inutile. Tra un anno che succederà?

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Mi citeresti una fonte che includa questa informazione? Ho letto un paio di articoli sulla censura dei quadri e nessuno di questi menzionava al fatto che uno dei dipinti fosse ispirato ad un’ex dipendente.

Sono immagini realizzate in Vanilla, molto “pixellose” e poco definite, mi sembra difficile riconoscerci un volto vero. Personalmente, appena ho visto l’immagine della donna coi capelli neri e scollatura a “v” mi è venuto in mente la forma umana di Onyxia.
Non vorrei fosse un caso simile a quello accaduto per il personaggio di Seraphine su League of Legends, in cui una ragazza ne voleva la rimozione poiché sosteneva che un dipendente Riot, suo ex ragazzo, si fosse ispirato a lei per la realizzazione di tale personaggio. Ho visto le foto della ragazza: non ci somiglia per nulla a Seraphine.

Sarò limitata io ma mi sfugge in che modo la rimozione di un quadro possa migliorare la situazione all’interno dell’azienda o possa anche solo renderla migliore agli occhi del pubblico. Forse negli USA, bastano queste cavolate per farsi perdonare.

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Non ho usato “versione apocrifa” a caso. Non c’è nessuno che si sia dichiarato portatore non anonimo di tale notizia, manca una fonte certa, e sono leak di possibile dubbia provenienza.
La trovo semplicemente un’interpretazione sufficientemente verosimile e non ho intenzione di spenderci ulteriori energie, perché in ultima istanza non cambia assolutamente niente quale sia la ragione di queste modifiche ai contenuti.

Ripeto - per l’ennesima volta - in larga parte non è roba destinata a noi giocatori (sopratutto me che non penso di aver mai usato /joke o /flirt in game), e se ci fate caso, l’annuncio di Blizzard è un po’ più in sordina rispetto a tutto il processo di data mining che ha fatto Wowhead. Se non ci fosse stato quello, manco si sarebbe saputo cosa effettivamente sarebbe stato cambiato.

Boh, ripeto -ANCORA-, io non riesco proprio a capire com’è che dedichiate tutte queste energie a questo problema, considerato che è fondamentalmente inconsequenziale. Evidentemente ad Irvine si sono accorti di aver ancora bisogno di capire cosa sia sexy e cosa sia creepy e questa è la loro miglior soluzione. Sicuramente quando avrò un abbigliamento più sozzone da mettere al mio orco mag’har sarà una situazione migliore rispetto ad adesso, ma nel mentre, i miei problemi stanno nel non perdere tutto il roster per il raid mitico.

Se trovate problematico che il proprietario della proprietà intellettuale gestisca secondo i metodi che ritiene opportuni la sua proprietà intellettuale, boh? Che vi devo dire? Smettete di umanizzare una multinazionale e trattatela per quello che è, un erogatore di servizi a scopo di lucro.

Direi di aver speso anche troppi post su questo thread.

Ad ogni modo, questo è quanto trovo risolutivo ed assolutamente condivisibile. Sotto il link al post originale ho copia/incollato qualche riga del testo iniziale dove si evince che tutta questa discussione non ci appartiene. Entrano in campo motivazioni ben al disopra della mera censura. Qua esistono persone , come noi, con motivazioni personali che vanno rispettate.
Io posso essere anche ingenuo, ma questa è l’unica fonte a me disponibile con la quale decidere se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto.

"Questi aggiornamenti sono una parte relativamente piccola dello sforzo globale che stiamo facendo a livello aziendale per migliorare il team di WoW e Blizzard nel suo insieme, ma sono passi importanti per noi sviluppatori.

All’inizio di agosto, abbiamo creato dei canali interni attraverso i quali il team di WoW ha potuto condividere il proprio feedback sui contenuti che oggi non li rappresentano più come team."

Io pago per usufruire del servizio, ma non sto pagando per mettere in discussione i diritti di altri. Ripeto, qua ci sono persone lese che stanno chiedendo giustizia. Non sono in grado di dare un volto alla persona che ha chiesto la rimozione di quel quadro, ma quanto meno ho idea della motivazione, riconducibile a quanto sopra citato.

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Nessun diritto messo in discussione. Wow è un gioco targato T, il che significa che prevede roba come violenza e sessualità. Qualche riferimento a sfondo sessuale non opprime i diritti di nessuno. Specialmente quando l’80% dell’attuale team di wow manco lavorava alla blizzard quando quelle cose sono state aggiunte.

Rimuovere quelle cose non farà giustizia probabilmente a nessuno. Far pagare le conseguenze a quelli che hanno contribuito a creare un ambiente di lavoro malsano farà giustizia alle vittime della acti-blizz.

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Mi fermo qua. Non vedo il senso di andare oltre.

This.
Aggiungo una banalità: non è cambiando delle cose in un mondo virtuale che la situazione migliore in quello reale.

Non capisco poi perché ad alcuni dia così fastidio che se ne discuta qui.

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Semmai inconsistente xD

Credo che se ne parli per amor di discussione. Oltretutto questi post mi stanno offrendo l’opportunità di conoscere giocatori con cui non potrei avere alcun tipo interazione perché giocano l’altra fazione o versioni diverse rispetto a quella del gioco che uso io. È una cosa sana anche questa come è sano difendere, nei limiti dell’educazione e della civiltà le proprie opinioni magari offrendo punti di vista alternativi.

Sono d’accordo con te che alla fine della fiera cambi poco ma, io come altri, ritengo che queste censure - perché di censure si tratta, siano inutili, ridicole e un filino avvilenti per il giocatore medio la cui età viaggia attorno ai 30-40 anni oramai.

Tutto qua. Questo è un forum no? Nei forum si discute e, tolti sporadici interventi, mi sembra che questa discussione stia procedendo in maniera matura e serena :slight_smile:

Che poi wow sia lasciato all’anarchia è un dato di fatto. Magari invece di chiudere Versailles per allungare lo yacht di Kotick e avere un gioco in crisi, sarebbe stato meglio continuare a far lavorare i dipendenti e avere avuto un gioco (e i forum) maggiormente moderati. Su questo concordo compeltamente con te e te l’ho scritto ieri :wink:

Nella frase di Newtodruid c’è un errore di fondo e che stride con la sua presa di posizione. Usare il “probabilmente” presume che è ben conscio che le azioni di riparazione applicate possano dare giustizia a qualcuno. Ma forse, si è sbagliato nello scrivere.

Hai ragione. Non è una banalità quanto dici, il mondo reale è tutt’altro affare rispetto al mondo virtuale, ma sebbene la parte reale stia andando per la sua strada, seguendo vie legali, quella virtuale sta cercando di dare un segnale di cambiamento anche alle nuove leve. Ricordo di aver letto in qualche articolo post-scandalo, che a capo ora ci sono una coppia. Un uomo ed una donna. Bando all’ipocrisia, posso però immaginare che quei due stiano tentando di dare una risposta ai propri collaboratori, di creare un nuovo clima e senso di appartenenza da ampliare verso le nuove leve. Alla stessa stregua stanno cercando di dare un segnale a noi giocatori.
Onestamente , non credo basti inserire nuovi contesti per risolvere. Qua vanno fatte virate importanti e costantemente sotto l’occhio attendo e tal volta duro della community.
Mi importa però, ribadire un concetto di fondo e che riguarda il mio pensiero. Non ho mai scritto da nessuna parte che approvo la censura insensata, tutt’al più ho fatto intendere che apprezzo quando viene applicata a rispetto della sensibilità di qualcun altro. Per me, quel cuadro o l’emote per ruttare in faccia, l’emote da usare goliardicamente in compagnia con amici, come detto scritto da Tessivento, va benissimo e ricordo ancora le notti passate con mia moglie durante classic a lanciarci emote prima di entrare in una spedizione. Rimane sempre e comunque principe il principio precedente. Se serve , rinuncio volentieri.

Se per caso ti riferisci a me, ti avviso che non mi da fastidio discuterne. Ci mancherebbe. Ho solo deciso di non andare oltre perché le distanze di pensiero sono incolmabili sebbene non la penso all’opposto, ma solo con una chiave di lettura diversa.
Ripensando poi, che oltretutto non devo convincere nessuno della bontà del mio pensiero e non me ne viene a vantaggio di aver ragione, trovo ulteriormente insulso perdere altro tempo su questo argomento. Lascio il posto a qualcun altro.

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