Il boost sta rovinando il gioco e diventando invadente

Sei partita da qualcosa tipo 5 interventi con questa tangente dei server italiani portando fuori la discussione un sacco di volte quando il problema che stiamo provando a trattare non riguarda i server italiani ma la percentuale GLOBALE dei giocatori che giocano le fazioni a prescindere dal server di appartenenza.

Se in Alleanza siamo due gatti, siamo due gatti e per le mitiche+ non importa la provenienza.

In Alleanza la maggior parte dei gruppi listati sul finder sono di boosting che hanno gioco facile perché siamo pochi e si presentano i problemi che ho descritto sopra.

Spesso mi sono trovato con giocatori (provenienti da uno dei qualunque reami europei, giusto per chiarire la cosa ulteriormente) dall’apperente score adatto a quello che volevo fare che, tuttavia, non avevano contezza alcuna di quello che c’era da fare. A precisa domanda hanno detto che erano boostati (rileggi il mio intervento di prima).

Se vuoi riportare - nuovamente - il discorso dei reami italiani che non è lo scopo della discussione qua, ce n’è un’altra… così si crea solo e soltanto confusione.

No perché il gioco non offre nulla che valga la pena fare (vedi una progressione diversa - appunto orizzontale) rispetto a quella verticale che il gioco impone. Che poi a te piaccia è un discorso ma è un parere personale, così come lo è quello dei molti altri giocatori che si lamentano dello stato del gioco e di quelli che invece l’hanno proprio lasciato.

Su questo posso essere anche d’accordo ma rimane comunque uno scoglio importante a un giocatore completamente nuovo che non ha i fanstastiliardi di soldi da Dreanor… da cui la necessità di comperare il token…

Quindi secondo te è giusto che un giocatore che vuole solo e soltanto fare PvP a nastro sia costretto a sprofondare nelle miserabili attività tipo Korthia per migliorare i condotti, leggendari, vincoli dell’anima per fare arene e BG? Credo tu sia l’unica persona che gioca a wow a pensarla in questo modo.

Il gioco ora offre un solo tipo di progressione mirata solo a certi tipi di contenuti: coloro che non la approvano, o la subiscono passivamente, o lasciano il gioco. Guarda un po’ wow è in crisi…

Un giocatore completamente nuovo che sente parlare delle mitiche o del raid, con due ore a settimana non potrà mai mettersi in pari per fare quello che vuole. Intendo proprio questo. Non si può fare quello che si vuole ma quello che si DEVE fare per fare poi quello che si vuole…

Esattamente! Perché il gioco non è più improntato sull’esplorazione, sul mondo, sulle storie, sulle interazioni e le sfumature ma solo e soltanto sul lato competitivo.
Perché la storia fa schifo?
Perché il mondo è vuoto?
Perché tutto ciò che non è M+, raid o PvP è mortalmente noioso?

I punti con cui wow prova a vendersi sono solo le parti competitive, quindi occorre arrivare il più rapidamente possibile all’endgame (da cui il boost dei livelli, la progressione velocizzata senza offrire alcun tipo di contesto etc).

la mentalità del non ho tempo scatrursce da un’impostazione del gioco che non rispetta il nostro, di tempo. Perché ci obbliga a sprecarlo in cose che non si vogliono fare (ma si deve) per fare quello che - magari - si vuole.

La causa del boosting dilagante sta tutta qua.

Mi hai - come sempre - offeso e deriso quando ho proposto quella cosa dei set per attività ma era semplicemente un’idea per permettere a ognuno di fare quello che vuole in questo gioco senza dover per forza affrontare attività che non vuole fare.

Cerca di essere civile nelle risposte, per favore. Magari argomenta e prova a non uscire fuori dal contesto in cui si muove la discussione.