Ciao Aeblin,
la domanda che ti poni è più che giustificata, per trovare una risposta però bisogna spenderci qualche parola su finendo forse per fare un bel text-wall… 
Cerco di contenermi, ma non garantisco nulla.
Una volta arrivato a Karahzan, Medivh venne addestrato al ruolo di Guardiano dalla madre, sfruttando tutto il sapere racchiuso nelle librerie della torre. Sulle loro tracce però c’era il Concilio di Tirisfal che non da molto era venuto a conoscenza del passaggio di poteri madre->figlio.
Aegwynn, non fidandosi di nessuno tanto meno del Concilio, decise di lasciare il figlio nelle mani di un suo fidato amico (Moroes) che l’avrebbe aiutato nella sua vita di studio nella torre. La maga spinse il figlio a portare avanti una vita schiva ed a non aprirsi con il resto del mondo, badando principalmente ai suoi doveri di Guardiano.
Con il passare del tempo, in particolar modo dopo che Aegwynn riprese il suo esilio, l’oscurità dentro Medivh crebbe, Moroes se ne accorse e la imputò all’isolazionismo al quale l’aveva costretto la madre. Il maggiordomo propose quindi a Medivh di indire un gala al quale avrebbero partecipato le popolazioni dei paesi circostanti e il Guardiano accettò di buon grado.
Fu così che a seguito di questo primo tentativo andato a buon fine, Karazhan divenne luogo di feste e banchetti, organizzati da Moroes al fine di allietare l’animo inquieto del proprio protetto che con il passare del tempo divennero delle vere e proprie feste d’elite alle quali amavano partecipare i nobili del regno di Stormwind.
Fu dopo l’apertura del Portale Oscuro che accadde il fattaccio.
Aegwynn, indagando sull’incredibile potere magico rilasciato dall’apertura del Portale Oscuro, si rese conto che fu proprio Medivh a compiere quel gesto, così lo raggiunse alla torre di Karazhan dove, qualche tempo prima, il Guardiano aveva affrontato (ed ucciso) un altro “curioso investigatore” (nonché amico di Aegwynn): il drago blu Arcanagos che tanti dei giocatori ricorderanno con il nome post-mortem di Nightbane.
Ma torniamo al dunque. Aegwynn, scoperto che il colpevole dell’apertura del Portale Oscuro nonché assassino di Arcanagos era proprio il figlio, decide di confrontarsi con lui in Karazhan. Durante lo scontro, che volgeva a favore della maga, lo spirito dormiente (neanche tanto…) di Sargeras attinse all’energia vitale dei presenti festaioli (uccidendoli) per ribaltare l’incontro. L’unico a salvarsi, perdendo la ragione, fu proprio Moroes. Aegwynn venne scaraventata in un luogo disperso di Azeroth… ma questa è un’altra storia.
Il punto è che gli spiriti di questi nobili presenti nella torre al momento dello scontro rimasero intrappolati (il perché dipende dalla storia della regione nella quale sorge Karazhan… ma anche questa è un’altra storia) dentro Karahzan e condannati a ripetere per l’eternità i loro ultimi giorni di vita. Probabilmente sono tutti festanti perché influenzati dalla stessa magia che Medivh, rinsavitosi, lanciò su Moroes per fargli dimenticare gli eventi dell’ultimo giorno trascorso (anche se il maggiordomo rimase suonato per gli anni a venire)…
Per quanto riguarda l’effetto “muori in Karazhan, resti intrappolato in Karazhan”, poi approfondire con le quest del Warlock Affliction di Legion… se non sbaglio dovrebbe esserci qualcosina di illuminante
Spero di esserti stato utile e chiedo venia per la lunghezza della risposta. 

Fonti: World of Warcraft Chronicle vol.2