Nulla negli ultimi anni mi ha riavvicinato al mondo dei videogame come l’annuncio dell’uscita di WoW: Classic, risalente ormai a oltre un anno fa.
Da qualche mese a questa parte, fugacemente ma ciclicamente mi torna in mente un’idea: anziché cercare una gilda che soddisfi appieno le mie aspirazioni, crearla.
Confesso, mi sono sempre trovato abbastanza male nelle comunità online italiane ed estremamente bene in quelle anglofoni. Trasferire i miei personaggi su Nemesis, al tempo, fu probabilmente l’inizio della fine, e con l’uscita di BfA ho persino speso soldi per trasferire alcuni dei miei personaggi preferiti da Nemesis ad Argent Dawn.
Questo, unito alla circostanza che la comunità italiana sembrerebbe semi-deserta, mi ha portato, finora, a escludere di unirmi a un server italiano, quando finalmente uscirà Classic.
Vorrei rimettere in discussione la mia scelta, ma non ad occhi chiusi; è il motivo per cui sono qui: vedere se, per caso, c’è un gruppo di giocatori affini coi quali dare concretezza al progetto.
Quando si tratta di gilde che raggiungono un buon numero di persone, ho sempre riscontrato i seguenti problemi: regole troppo rigide, interpretate letteralmente dagli “ufficiali” o, all’estremo opposto, regole troppo vaghe, che attribuivano loro eccessiva discrezionalità, per non dire arbitrio, e che spesso portavano a trattamenti di favore o comunque differenziati (anche, ne sono certo, involontariamente e in totale buona fede).
Vorrei contribuire a formare un gruppo di persone mature (a prescindere dall’età), che non necessariamente si prendano troppo sul serio (è comunque un gioco!) e che non invochino il diritto a esprimere liberamente il proprio pensiero solo per scrivere ogni becera scemenza che passa per la loro testa; una gilda che promuova — anziché richiedere — un certo impegno ai fini della progressione, ma che rispetti gli impegni della vita al di fuori.
Cruciale l’approccio al fallimento: wipare 4 volte di fila non è un buon motivo per litigare, imprecare o accusare. Non è un gruppo per chi non sa gestire la sconfitta.
Idealmente, mi piacerebbe anche che la chat di gilda non fosse l’anticamera di Twitch — vale a dire dove non si debba leggere ossessivamente OMEGALUL, :PEPEHANDS:, monkaS, ecc.
Un obiettivo importante e, mi auguro, realizzabile sarebbe anche quello di non forzare nessuno in spec che non vogliano giocare. I puristi, tra i quali non mi annovero, giurano che sia fattibile: ebbene, vedremo.
Nel 2004-2006 giocavo orda, per cui stavolta proverò alleanza (un ibrido, senza dubbio). Server pvp, perché mi piace il brivido dell’incertezza mentre sono in zone contese, anche se questa volta intendo dedicarmi al pve.
Se qualche passante leggesse e fosse interessato, può commentare qui sotto; altrimenti, vorrà dire che cercherò la mia fortuna altrove e abbandonerò l’idea. Eventualmente, casomai vi fosse interesse ma il server italiano non prometta bene quanto a popolazione, si potrebbe anche pensare di andare sì altrove, ma come gruppetto precostituito.
Il post è lungo, ma il forum è silenzioso, per cui mi son permesso.
AGGIORNAMENTI
Per chi non volesse leggere l’intera discussione, segnalo che attualmente l’intenzione è quella di mantenere l’idea originaria, ma su un server misto inglese.
Se presente, verrà scelto il server RPPVP. La scelta si basa sulle seguenti considerazioni:
- le comunità più affini alle linee guida sopra enucleate sono proprio quelle che si ritrovano negli RP;
- un server RP non richiede di dedicarsi al role playing, le uniche regole che lo differenziano formalmente dagli altri sono il non disturbare chi invece ci si dedica (interrompendo, prendendo in giro, eccetera) e dare ai propri personaggi nomi coerenti col mondo di gioco (per cui niente Pundead).
Se il server rppvp dovesse disgraziatamente mancare nonostante le numerose petizioni delle comunità americane ed europee, la scelta ricadrà su un pvp puro (benvenuti Pundeads, Moosicals e Orchidei).