Non ho mai creduto nei superpoteri di un solo uomo e non credo proprio che tutto il problema di Blizzard sia riducibile all’uscita di Metzen, Morhaime o altri: si tratta di un problema molto più complesso: qua c’è una lettura interessante che tratta proprio di Blizzard e Bethesda. È impossibile che un uomo solo possa essere garanzia di tutto in un’azienda con migliaia di dipendenti, suvvia.
Via, su, siamo seri.
Che Blizzard versi in una profonda crisi di identità e valori, che non assolutamente più in grado di gestire le relazioni pubbliche è un conto, che chiusa è un altro.
Sono sempre dell’idea che è nei momenti di crisi che si vede la qualità: per contomio può essere un’occasione d’oro per rilanciare, sistemare e resuscitare tutto. Dall’immagine stessa della Blizzard, al rapporto coi giocatori, ai prodotti che crea. Occorre però un profondo esame di coscienza, autocritica obiettiva e consapevolezza che non tutto quello che fa è oro colato.
Per il discorso dello scandalo (qua ho risposto a un utente che ha tirato fuori la cosa), aspettiamo che venga accertata una verità giudiziaria. Le mele marce via ma chi, a prescindere da tutto, lavora ancora con passione e dedizione, rimanga e - se possibile - migliori ulteriormente.