… ovvero la glorificazione della mediocrità
Verso la fine di un’espansione ho preso il vizio di scrivere una mia personalissima recensione cercando di ricoprire i vari aspetti del gioco e di condividerla con chi ha piacere. Per chi volesse sorbirsi le puntate precedenti, può trovare:
Introduzione
Dragonflight è stata lanciata il 28 novembre 22; seguendo Shadowlands, un’espansione ferocemente criticata, si era prefissa di correggere la pericolosissima china su cui il gioco si è inchiodato a partire da BFA, cioè un gioco estremamente convoluto in cui, per fare qualsiasi cosa, era necessario grindare sistemi su sistemi su sistemi. In BFA c’erano, in successione, la collana, poi le essenze, poi il mantello e le corruzioni. In SL c’erano le congreghe, i vincoli dell’anima, i condotti, i leggendari e credo anche altro di cui non mi ricordo - o non mi voglio ricordare.
Secondo la mia umilissima opinione Blizzard, come sempre ha mostrato uno dei suoi soliti overreacting togliendo, di fatto… tutto.
Cerco di analizzare ogni aspetto ma inizio col dire che questa è stata l’unica espansione in cui ho smesso di giocare per quasi un anno perché, tolti i dungeon, non avevo veramente nulla da fare…
La Storia
Ovvero: terapia di gruppo nella casa della Prateria
Se prima era senza senso, adesso la cultura woke americana ha reso la storia di WOW goffa oltre che ridicola. Pensiamoci: ogni serie di quest, ogni zona ha bisogno di uno psicologo, non di un avventuriero. È stato tutta una riflessione da risolvere con il potere dell’amicizia.
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Non c’è mai stata una reale tensione, un avversario con un movente serio. Le Incarnazioni stesse - come sempre venute fuori dal nulla - potevano essere interessanti ma senza contesto sono apparse goffe.
Vogliamo parlare della serie di quest sulla ripresa di Gilneas? Coi worgen che si alleano coi Reietti?! Ma siamo seri?
World of Warcraft, per Elune!!!
Non è un caso che la femmina sia diventata buona mentre i due machi brutti e cattivi…
So di urtare la sensibilità di qualcuno ma questo improvviso proliferare di coppie omosessuali a me personalmente ha stuccato e disturbato (lo dico da omosessuale, eh…) non c’è stato alcun bilanciamento. Alla fine mi aspettavo che Tyrande rivelasse di essere trangender… Suvvia. Ok l’inclusione ma il gusto e il senso della misura va sempre rispettato.
Un’espansione sui draghi che si scopre avere più turbe di un adolescente. Merythra che per tutto il suo arco narrativo ha bisogno di continue rassicurazioni, Ysera richiamata da Selvarden per cosa? Per far uscir di scena Malfurion che avrebbe tranquillaente potuto gestir Fyrakk da solo, suppongo.
Questo uso così triste degli NPC mi urta.
Ripensavo al vanilla che, secondo me, dovrebbe far riflettere su una cosa. Allora i personaggi dell’ambientazione avevano scarsissime interazioni con il nostro avatar. Ricordo una quest in cui dovevo portare una cosa a Tyrande: cacchio mi sono sentito onorato di conoscere la leader della mia specie che, si rivolse a me, come la regina Elisabetta faceva coi sudditi. Ecco, credo che i personaggi importanti dovrebbero tornare su un altro livello e intervenire poco ma in modo decisivo, cosa che così non è. È oggettivamente impossibile tenere loro come protagonisti e far fare tutto a noi. Blizzard dovrebbe rivedere pesantemente le proprie scelte di scrittura e prendere ispirazione dal passato…
Quest’espansione ha visto trasferire i poteri a personaggi (di solito donne) di secondo piano semplicemente perché appartenenti al sesso che Blizzard ha offeso negli ultimi anni.
Gil Elfi della Notte sono guidati da Shandris perché… perché sì. Malfurion e TYrande hanno detto basta. Se proprio si voleva un cambio di rotta che offrisse spunti, la vecchia e incattivita Maiev ci sarebbe stata poi così male? Io mi sarei esaltato…
I Worgen da Tess nonostante Genn stia ancora benissimo…
Altro appunto sulla progressione: seguire la storia è impossibile perché si sovrappongono segmenti narrativi che non sono cronologicamente in ordine. Questa cosa è vera per chi inizia l’espansione in ritardo. A Valdrakken uno viene bombardato di quest di parti di campagna scompaginate e uno non riesce a capire quale seguire prima. E non veniamo fuori coi siti esterni: un giocatore nuovo non lo sa e non può saperlo…
Il mondo di gioco
Con l’annichilimento di ogni tipo di progressione, il mondo di gioco è rimasto un guscio vuoto che, in questa espansione, è stato riempito da una pletora di attività inutili, noiose e fine a loro stesse. Non mi è piaciuto vincolare i segmenti narrativi alla reputazione con le varie fazioni perché se, come me, uno aveva degli iati, si trovava interrotto e a dover comunque grindare la reputazione per poter proseguire.
Personalmente sono un grande fan delle narrazioni istanziate come il Fronte Magmatico o Suramar che si modificano man mano che la storia si svolge: capisco che in caso di gruppo (ma chi gruppa più per fare le quest) ci siano problemi, ma si dà una sensazione di eventi che hanno delle ripercussioni sul mondo.
Le ventordicimila fazioni e fazioncine a cosa sono servite? A spendere per oggetti inutili, che nessuno userà mai, giocattoli senza senso e recolor dei draghi.
Le Missioni Mondiali e le daily (a questo punto vorrei capire il senso della loro coesistenza) le ho trovate semplicemente intutili, tolte quelle la cui ricompensa sono i soldi. Perché mai dovrei farle se tutta la progressione del gioco è nelle istanze?
I sistemi per me erano anche funzionali a rendere utile il mondo di gioco che a quest’iterazione proprio poteva essere tolto. Il problema è rendere questi sistemi divertenti e appaganti cosa che né BfA né tantomeno SL hanno saputo rendere.
Volo Draconico
Per quanto sia divertente e sia stato la scusa per avere zone molto estese (almeno quelle di inizio espansione) mi sembra un po’ poco come aggiunta caratterizzante dell’espansione. Non voglio entrare nel merito delle polemiche a inizio espansione sulla scarsa efficacia del Volo perché, lo sapevamo tutti, era solo il time gating iniziale…
Nuovi Talenti
L’altra caratteristica distintiva dell’espansione è stata la reintroduzione degli alberi dei talenti in cui sono stati piazzati alcuni poteri che abbiamo avuto nell’era dei sistemi (Quindi poteri dell’artefatto di Legion, poteri dell’armatura di azerite o delle essenze di Battle for Azeroth, condotti o poteri delle Congreghe di Shadowlands).
Tutta questa variabilità, come era giustamente stato fatto notare, non si è vista in quanto siccome il focus del gioco è solo la corsa contro il tempo nelle M+, si va dietro al min maxing forsennato copiando le build di quelli “bravi”.
Classe nuova
DF ha portato l’Evocatore, una classe di prestigio disponibile solo per la nuova razza - i Dracthyr - rilasciata anch’essa con l’espansione.
Non mi ha mai tirato perché il Drachtyr è una razza che ho sempre visto come finta, messa a forza nel gioco e giustificata con un ennesimo retcon.
Riguardo alla sua efficienza ho letto che è stata sgravitonica come tutte le classi eroiche che Blizzard ha rilasciato (ricordo benissimo l’onnipotenza del Cacciatore di Demoni durante tutta Legion, specialmente all’inizio o la sempre fuori scala potenza del Cavaliere della Morte soprattutto Sangue).
Dungeon
Siamo alle solite: essi oramai sono il solo modo per far progredire il personaggio. Le dannate mitiche e tutta la tossicità che si portano dietro dalla loro introduzione.
La stagione 3 l’ho trovata molto facile (ho ripreso un mese dopo l’inizio della S3 dopo che avevo mollato a metà della S1 e in una settimana ho fatto le 15; in 2 le 20) ma, al di là di questo, trovo screditante ridurre un MMORPG - se ancora lo è - a un gioco con soft reset stagionale.
Raid
Il primo l’ho fatto solo una volta, il secondo l’ho saltato, il terzo lo sto giocando.
Amirdrassil non dispiace. Le fasi di Tindral a dorso di drago mi sono piaciute moltissimo e, in generale, non posso mai criticare i raid. Questo aveva una palette di colori molto gradevole (sto parlando con te, Sanctum…). La storia del raid incomprensibile come sempre. Gli aspetti che perdono i poteri e si fa un’espansione per ridarglieli boh…
Crafting
Che il sistema di crafting avesse bisogno di amore e attenzioni era chiaro a tutti. A posteriori, che Blizzard reagisse in modo esagerato, era altrettanto ovvio.
Il sistema di crafting nuovo l’ho trovato in primis incomprensibile: che non si possano riallocare i punti spesi, costringendo il giocatore ad aspettare la settimana successiva (quindi una settimana in più) per progredire concentrando quindi tutto il potere economico nelle mani di pochissimi fortunati, l’ho trovato demenziale.
Se devo trovare il sistema dell’espansione che obbligava i giocatori a loggare a ogni reset, è stato il crafting.
Il sistema degli ordini non funziona e questo non ha fatto altro che concentrare ancora di più il potere economico nelle mani di pochi.
La mancanza di un catch-up vero ha scoraggiato i nuovi giocatori ad approcciarsi al crafting andando a ingrassare ulteriormente le tasche dei pochi di cui sopra.
Conclusioni
A differenza delle altisonanti ed entusiaste recensioni degli specialisti di settore, ho trovato questa espansione scialba, noiosa, vuota.
WoW non ha affatto cambiato la sua formula. Continua a dare capitale importanza ai dungeon, i raid sono sempre più marginali (anche grazie al fatto che i pezzi del set si possano creare con la forgia) e il mondo di gioco è sempre meno importante.
Patch dopo patch si continuano ad aggiungere zone istanziate separate, di fatto senza attività divertenti. Tutta la meravigliosa roadmap sbandierata da Blizzard non è altro che l’applicazione del famoso principio della rana bollita: ci stiamo abituando a pagare la stessa cifra per meno.
La cultura woke ha finito di distruggere la storia togliendo nerbo ai personaggi che ci hanno accompagnato per decenni.
Tutta quest’eccitazione per The War Within mi sembra esagerata da ogni punto di vista. Within nel senso che sarà, come la cinematica, un’espansione in cui saremo su un lettino a raccontare i nostri disagi allo psicologo mentre farmiamo M+ su M+?
Sono tornato perché il Sogno di Smeraldo mi intrigava ma non ho trovato quel cambio di rotta che era stato sbandierato. Wow ha gli stessi problemi che lo affliggono e non vedo alcuna volontà di cambiare il passo e penso che il rientro di Metzen sia solo una mossa pubblicitaria. A meno di un nuovo Cataclisma (ma questa volta cosmico e metafisico), la vedo dura ridare un senso a questo gioco.
A voi la palla!