Lungi da me buttare un link e basta ma mi è arrivata su discord questa notizia:
Leggendo le motivazioni - sono troppo pigro per vedermi il video - non posso che condividere il disagio. È stato particolarmente sintetico e preciso nel rilevare i problemi che magari io ho esposto in modo un po’ troppo prolisso nei miei trattati.
Per semplicità provo a tradurre i punti e fare qualche riflessione mia.
-
Ha avuto un vago senso di insoddisfazione che con l’uscita di Classic si è definito. Per lui, Vanilla aveva una chiara visione d’insieme costruita attorno a quelli che definisce i pilastri del genere MMO. Al contrario, la visione del wow moderno è confusa e i pilastri, seppur sempre presenti, sono molto meno importanti.
-
I due pilastri di cui parla che oramai sono confusi e vaghi sono le gilde e l’importanza della storia. In Classic la gilda è un mezzo per creare coesione ma, man mano che il gioco ha enfatizzato sempre di più l’esperienza in solitaria, l’elemento sociale si è perso.
-
Ritiene che la progettazione del wow moderno si focalizzi troppo sui sistemi di progressione a differenza dei sistemi più importanti come le gilde e altri fattori tipici appunto di un mmmorpg. Ha rivelato che gli sviluppatori stanno vivendo un conflitto tra queste due visioni e c’è una sorta di sfida tra quale dei due ambiti far prevalere.
Ho più volte sottolineato che l’aspetto sociale del gioco è sostanzialmente annichilito: vedi l’oramai inutile polarizzazione dei giocatori (che non sono più abbondanti come un tempo), tutte le mini istanze, le shard dei server, il fatto che le gilde non vengano più aggiornate con meccaniche e sistemi che invoglino il lavoro a fare assieme.
Un MMORPG non dovrebbe focalizzarsi così tanto sui sistemi e sulla progressione: come ho scritto più e più volte un MMORPG non è un ARPG alla Diablo (anche se oramai la pensiamo a questo modo).
Il mondo non viene vissuto: ci sono le istanze delle espansioni che vengono dimenticate a quella successiva avendo quindi uno sterminato spazio di gioco. Vuoto.
Insomma, non posso che essere d’accordo su tutto quello che ha detto e mi dispiace vedere che sempre più gente lascia la barca. Questi buchi, oramai è storia, vengono riempiti o da professionisti che hanno sempre lavorato su altre tipologie di gioco (non è un caso che Legion abbia prodotto le M+).
In generale trovo triste che non si riesca a rinnovare e reinventare veramente questo gioco. Possibile che non abbia veramente più da offrire.
Inserisco in questo argomento le decine di discussioni di giocatori che chiedono cosa giocare per fare meglio… in un MMORPG bisognerebbe prima scegliere quello che ci piace fare perché, appunto, dovremmo vivere un mondo. Questa continua tensione alla competizione secondo me non fa bene al sostanziale spirito sociale su cui dovrebbe basarsi un gioco del genere.
Lancio quindi la discussione. Io ritengo che questo carrozzone avrebbe bisogno di schiarisi le idee e scegliere sul serio quale strada prendere perché questa confusione - che comunque leggiamo quando si parla di build, personaggi etc - la percepiamo benissimo. Siamo in grado di immaginare - e quindi chiedere - qualcosa di diverso?
Quando leggo frasi del tipo è sempre stato così mi si chiude il cuore perché vuol dire che siamo arrivati a un punto in cui non siamo in grado che rifare cose vecchie. E qua mi spiego il successo di Classic, la richiesta di TBC classic. Non riusciamo proprio a pensare a qualcosa di nuovo, diverso e coinvolgente? Dobbiamo solo rifarci al passato?
È un atteggiamento un pelo decadente