#ActiBlizzWalkout

Dato che questa discussione ha virato su un argomento più ampio e che i fatti si stanno susseguendo a velocità allarmante, ho ritenuto opportuno creare una nuova discussione sulle accuse mosse a Blizzard pere comportamento tossico e molestie sessuali anche per dare un po’ di contesto a quei giocatori che non sono riusciti a seguire tutto quanto.

Provo a fare un resoconto il più possibile dettagliato e supportato da fonti il più ufficiali possibili. Vi chiedo di segnalarmi eventuali inesattezze: riprendere il bandolo ora è abbastanza complicato, ma ci provo.

La denuncia

Martedì 20 luglio, il Department of Fair Employment and Housing (una specie di Dipartimento delle Pari Opportunità) della California ha denunciato Activision-Blizzard, con particolare riferimenti ad alcuni membri del team di sviluppo di World of Warcraft, per molestie sessuali e discriminazioni verso dipendenti ed ex dipendenti donne alla Corte Superiore di Los Angeles.

La denuncia (il link porta al documento ufficiale) è scattata dopo due anni di indagini in cui sono emersi comportamenti estremamente tossici verso la componente femminile (20 % circa) della forza lavoro presso Activision-Blizzard; tali comportamenti vanno dall’ubriachezza molesta sul luogo di lavoro, battute e approcci più o meno diretti, molestie di vario grado (viene citato il suicidio di una dipendente) fino a palesi diversità di trattamento delle donne in fatto di prospettive lavorative, carriere e stipendi.

Fonte: https://news.bloomberglaw.com/daily-labor-report/activision-blizzard-sued-by-california-over-frat-boy-culture, consultato il 29/07/21

Prima risposta da parte di Blizzard

Giovedì 22 luglio giunge la risposta ufficiale di Blizzard tramite un comunicato che rigetta le accuse come inaccettabili, distorte ed errate.

Testo del comunicato

We value diversity and strive to foster a workplace that offers inclusivity for everyone. There is no place in our company or industry, or any industry, for sexual misconduct or harassment of any kind. We take every allegation seriously and investigate all claims. In cases related to misconduct, action was taken to address the issue.

The DFEH includes distorted, and in many cases false, descriptions of Blizzard’s past. We have been extremely cooperative with the DFEH throughout their investigation, including providing them with extensive data and ample documentation, but they refused to inform us what issues they perceived. They were required by law to adequately investigate and to have good faith discussions with us to better understand and to resolve any claims or concerns before going to litigation, but they failed to do so. Instead, they rushed to file an inaccurate complaint, as we will demonstrate in court. We are sickened by the reprehensible conduct of the DFEH to drag into the complaint the tragic suicide of an employee whose passing has no bearing whatsoever on this case and with no regard for her grieving family. While we find this behavior to be disgraceful and unprofessional, it is unfortunately an example of how they have conducted themselves throughout the course of their investigation. It is this type of irresponsible behavior from unaccountable State bureaucrats that are driving many of the State’s best businesses out of California.

The picture the DFEH paints is not the Blizzard workplace of today. Over the past several years and continuing since the initial investigation started, we’ve made significant changes to address company culture and reflect more diversity within our leadership teams. We’ve updated our Code of Conduct to emphasize a strict non-retaliation focus, amplified internal programs and channels for employees to report violations, including the “ASK List” with a confidential integrity hotline, and introduced an Employee Relations team dedicated to investigating employee concerns. We have strengthened our commitment to diversity, equity and inclusion and combined our Employee Networks at a global level, to provide additional support. Employees must also undergo regular anti-harassment training and have done so for many years.

We put tremendous effort in creating fair and rewarding compensation packages and policies that reflect our culture and business, and we strive to pay all employees fairly for equal or substantially similar work. We take a variety of proactive steps to ensure that pay is driven by non-discriminatory factors. For example, we reward and compensate employees based on their performance, and we conduct extensive anti-discrimination trainings including for those who are part of the compensation process.

We are confident in our ability to demonstrate our practices as an equal opportunity employer that fosters a supportive, diverse, and inclusive workplace for our people, and we are committed to continuing this effort in the years to come. It is a shame that the DFEH did not want to engage with us on what they thought they were seeing in their investigation.

Fonte: https://www.ign.com/articles/activision-blizzard-sued-by-california

Monta la rabbia

Intanto, man mano che il caso emerge, cresce il disgusto dei giocatori, di chi lavora presso Acti-Blizz, investitori etc. Consegue un pandemonio a mezzo social tra forum e Twitter che, invece di essere gestito in modo maturo da parte di una compagnia che dovrebbe avere un dipartimento dedicato alla comunicazione, degenera in un bailamme di accuse, risposte etc.

Segnalo alcuni twitter:

il 25 Luglio Jeff Hamilton comunica che, di fatto, il team di sviluppo di WoW è di fatto fermo:
https://twitter.com/JeffAHamilton/status/1419115702569472003
Alex Klontzas, in un tweet oscurato che però è visibile in questo mio intervento nell’altra discussione, ha affermato che noi giocatori siamo parte del problema.

Lettera aperta alla leadership di Actrivision Blizzard

Lunedì 26 luglio, Polygon e Bloomberg pubblicano una lettera aperta firmata da 800 dipendenti Blizzard (che in seguito diventano più di mille) in cui mettono in discussione la leadership della casa chiedendo prese di posizioni nette e immediati nei confronti del caso.

La traduzione della lettera è stata fatta dai ragazzi di Dailyquest

Testo tradotto dai ragazzi di Dailyquest

Ai dirigenti di Activision Blizzard,

Noi, i sottoscritti, concordiamo che le dichiarazioni di Activision Blizzard, Inc. e del loro consulente legale riguardo alla causa DFEH, così come la successiva dichiarazione interna di Frances Townsend, sono ripugnanti e insultanti per tutto ciò che crediamo che la nostra azienda dovrebbe rappresentare. Per dirlo in modo chiaro e inequivocabile, i nostri valori come dipendenti non si riflettono accuratamente nelle parole e nelle azioni della nostra leadership.

Crediamo che queste dichiarazioni abbiano danneggiato la nostra continua ricerca di uguaglianza dentro e fuori la nostra industria. Classificare le affermazioni che sono state fatte come “distorte, e in molti casi false” crea un’atmosfera aziendale che non crede alle vittime. Mette anche in dubbio la capacità delle nostre organizzazioni di ritenere gli autori di abusi responsabili delle loro azioni e di promuovere un ambiente sicuro per le vittime che si faranno avanti in futuro. Queste dichiarazioni rendono chiaro che la nostra leadership non sta mettendo i nostri valori al primo posto. Sono necessarie correzioni immediate dai più alti livelli della nostra organizzazione.
I dirigenti della nostra azienda hanno affermato che saranno intraprese azioni per proteggerci, ma di fronte all’azione legale – e alle preoccupanti risposte ufficiali che sono seguite – non abbiamo più fiducia che i nostri leader metteranno la sicurezza dei dipendenti al di sopra dei loro interessi. Affermare che si tratta di una “causa davvero senza merito e irresponsabile”, mentre vediamo così tanti dipendenti ed ex dipendenti parlare delle loro esperienze di molestie e abusi, è semplicemente inaccettabile.


Chiediamo dichiarazioni ufficiali che riconoscano la gravità di queste accuse e dimostrino compassione per le vittime di molestie e aggressioni. Chiediamo a Frances Townsend di mantenere la sua parola di dimettersi da sponsor esecutivo dell’ABK Employee Women’s Network a causa della natura dannosa della sua dichiarazione. Chiediamo al gruppo dirigente esecutivo di lavorare con noi su nuovi e significativi sforzi che assicurino che i dipendenti – così come la nostra comunità – abbiano un posto sicuro per parlare e farsi avanti.

Siamo con tutti i nostri amici, compagni di squadra e colleghi, così come i membri della nostra comunità dedicata, che hanno subito maltrattamenti o molestie di qualsiasi tipo. Non verremo messi a tacere, non ci faremo da parte e non ci arrenderemo finché l’azienda che amiamo non sarà di nuovo un luogo di lavoro di cui possiamo sentirci orgogliosi di far parte. Noi saremo il cambiamento.

testo integrale in inglese

To the Leaders of Activision Blizzard,

We, the undersigned, agree that the statements from Activision Blizzard, Inc. and their legal counsel regarding the DFEH lawsuit, as well as the subsequent internal statement from Frances Townsend, are abhorrent and insulting to all that we believe our company should stand for. To put it clearly and unequivocally, our values as employees are not accurately reflected in the words and actions of our leadership.

We believe these statements have damaged our ongoing quest for equality inside and outside of our industry. Categorizing the claims that have been made as “distorted, and in many cases false” creates a company atmosphere that disbelieves victims. It also casts doubt on our organizations’ ability to hold abusers accountable for their actions and foster a safe environment for victims to come forward in the future. These statements make it clear that our leadership is not putting our values first. Immediate corrections are needed from the highest level of our organization.

Our company executives have claimed that actions will be taken to protect us, but in the face of legal action — and the troubling official responses that followed — we no longer trust that our leaders will place employee safety above their own interests. To claim this is a “truly meritless and irresponsible lawsuit,” while seeing so many current and former employees speak out about their own experiences regarding harassment and abuse, is simply unacceptable.

We call for official statements that recognize the seriousness of these allegations and demonstrate compassion for victims of harassment and assault. We call on Frances Townsend to stand by her word to step down as Executive Sponsor of the ABK Employee Women’s Network as a result of the damaging nature of her statement. We call on the executive leadership team to work with us on new and meaningful efforts that ensure employees — as well as our community — have a safe place to speak out and come forward.

We stand with all our friends, teammates, and colleagues, as well as the members of our dedicated community, who have experienced mistreatment or harassment of any kind. We will not be silenced, we will not stand aside, and we will not give up until the company we love is a workplace we can all feel proud to be a part of again. We will be the change.

Risposta di Kotick

A seguito anche della risonanza della lettera aperta, delle cancellazioni degli abbonamenti, riviste di settore che boicottano le notizie di Acti-Blizz, conseguente tonfo delle azioni:

Il Presidente Bobby Kotick cerca con una lettera il cui sunto è questo:

  • ha definito stonata la prima risposta al caso di Blizzard (io farei fuori tutti i social manager di quella società);
  • dopo le varie scuse di rito ha proposto 5 punti di revisione:
  1. supporto ai dipendenti;
  2. sessioni di ascolto (ma va’? Ce l’hanno fatta a capire che la dirigenza è disconnessa da qualsiasi realtà?);
  3. cambiamenti di personale (non c’era bisogno nemmeno di dirlo; io spero che salti l’intero reparto di comunicazione, ovviamente le persone coinvolte nei fatti e, sarebbe il caso di rivedere alcune posizioni apicali di WoW…);
  4. avviamento di pratiche di assunzione di nuove persone (le uniche che possono veramente rinnovare in bene non solo WoW ma la Blizzard);
  5. cambiamenti in gioco come la rimozione di ogni riferimento a Alex Afrasiabi, coinvolto nei fatti (e allontanatosi dall’azienda in silenzio qualche anno fa).

La risposta di Kotick è stata giudicata inadeguata da parte dei dipendenti - in sciopero nella giornata di mercoledì 28 luglio - in quanto non ha assolutamente fatto riferimento a:

  1. La fine degli arbitrati obbligatori per tutti i dipendenti;
  2. La partecipazione dei dipendenti alla supervisione delle assunzioni e delle politiche di promozione
  3. Bisogno di maggiore trasparenza per assicurare uguaglianza;
  4. selezione da parte di terze parti per la revisione del reparto HR e altri processi aziendali.

https://twitter.com/Megan_Nicolett/status/1420410776666443778

Il caso Bill Cosby Suite

Per chi, come me, non lo sapesse, Bill Cosby, oltre a essere stato l’ideatore della sitcom I Robinson, dal 2004 è stato imputato e condannato in diversi processi per abusi sessuali (fonte Wikipedia)

Questa piccola digressione serve a dare contesto alla notizia del giorno (ieri 28 luglio) in cui è emersa la seguente foto del 2013:

Si tratta della suite che gli sviluppatori avevano affittato per la BlizzCon, chiamata Bill Cosby Suite in cui i baldi sviluppatori portavano le ragazze, forti della loro fama.
La notizia è stata tratta da Kotaku: sicuramente compare l’Afraisabi di cui sopra. Nell’articolo si possono leggere un po’ di fatti di questa stanza dello Spirito e del Tempo…


Commento mio personale: sono veramente disgustato e la cosa che mi manda veramente di fuori è che se uno si prende la briga di leggere tutti i fatti, emerge chiaramente come questi tipi di comportamenti fossero (siano?) perfettamente all’ordine del giorno e ben più che tollerati dai piani alti di ActivisionBlizzard. Come successe per lo scandalo Method dell’anno scorso, io spero che anche questo vergognoso episodio riesca a dare l’importanza che meritano alle donne nel mondo videoludico.

A tal proposito volevo citare, sempre da Kotaku un episodio di bullismo tenutosi alla Blizzcon 2010 in cui una ragazza al question time ha chiesto come mai le donne presenti su WoW sembrassero uscite da un catalogo di Victoria’s secret.

Imbarazzanti le risposte (tra cui quelle del munifico soggetto di cui sopra): perché da quali altri posti sarebbero dovuti uscire?
Questo maschilismo tossico è vergognoso e inaccettabile; questo bullismo dovuto a una posizione di potere e privilegio mi fa proprio salire l’odio.

Segnalo anche la protesta dai giocatori che hanno fatto un sit-in a Oribos con una raccolta fondi per un’associazione che si occupa delle condizioni lavorative delle donne di colore. Purtroppo l’ho saputo a cose fatte perché sarebbe stata una bella iniziativa. Ma in Europa arriviamo un pelo dopo.

Se vediamo la qualità del gioco degli ultimi anni è innegabile vedere un declino e un’arroganza sempre più autoreferenziale degli sviluppatori: spero che questo bubbone riesca a rinnovare veramente e profondamente Blizzard

Mi scuso se le notizie sono in inglese o frammentate ma, come ho spiegato sopra, mi risulta difficile rimettere assieme tutto. Cercherò di tenere aggiornato questo topic con gli ulteriori sviluppi.

Il vostro Orso di quartiere

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Vergognosamente stupidi. Quando ho letto la notizia su kotaku e ho visto la foto stentavo a crederci stamattina.

WoW 9.1 riflette questi signori, si è passati da un ambiente magico, ricco di arte e genio del Vanilla ad una competizione tossica da formula 1 in un mondo scialbo, vuoto e privo di magia per dimostrare quanto sei … forte. Molto maschio alpha brainless direi.

Non oso pensare cosa dicessero dei feedback degli utenti che si lamentavano del WoW attuale. Considerato il calibro delle persone, sicuramente ne usavano la stampa per accendere il fuoco o raccogliere la cacca dei loro cani.

Aggiungerei le notizie di tutti i content creator e streamers di ogni parte del mondo che stanno abbandonando i giochi Blizzard. Il comune denominatore è il dispiacere per aver perso un faro guida nel mondo dei videogiochi.

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Quoto in tutto ( la noia di shadowlands mi ha fatto anche interrompere l’abbonamento a malincuore) ma che le donne di wow siano solo delle manichine belle e sceme non ci sto, vediamo jaina cazzuta decisa emotiva, dama bracescura losca intelligente scaltra e diciamolo non era una modella, azshara in entrambe le forme audace sensuale e ambiziosa lei è regina non suddita, yrel la prescelta della luce sacricherebbe se stessa per scacciare il male ed è il simbolo della purezza perciò di donne forti in WoW ne abbiamo.

Shadowlands fai schifo hai anche attaccato sylvanas spero che ti ha pensato venga torturato a revendreth vomitato a maldraxxus obbligato a raccogliere mille semebrado in quella mrd di selvarden dei cacciatori e druidi e obbligato a fare la prova dell’Ascensione senza oggetti a bastione e spedito a calci in culo nella fauce.

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Lo scopo di questa discussione non è quello di recensire Shadowlands (ce ne sono altre più adatte) quanto quello di tenere asseme le notizie che si stanno susseguendo su questo scandalo.

Volevo però risponderti in merito alla figura delle donne di wow:

Se hai letto la mia discussione iniziale, vedrai che la domanda che la giocatrice pose agli sviluppatori fu fatta alla BlizzCon 2010, all’epoca quindi di Cataclysm; allora non si può certo dire che le donne avessero una benché minima personalità

Vedi appunto Jaina la cui tagline era:

Tutto quello che ho sempre desiderato è studiare

Personaggi scialbi e banali.

In tempi recenti le donne di WoW sono state messe, secondo me, eccessivamente alla ribalta spesso con risultati deludenti o imbarazzanti: una su tutte Sylvanas, appunto.

più che altro mi domando se tutto fosse vero per la vicenda se non abbandonare wow definitivamente anche per solidarietà verso le donne perchè onestamente sono allibito per non dire peggio. vediamo ma credo che abbandonerò del tutto a questo punto anche per rispetto.

L’unica cosa che mi viene da dire è : che schifo ! Altra cosa che mi fa parecchio pensare è come si fa in un’azienda a non accorgersi del clima che si respira, del disagio di alcuni e dell’arroganza di altri … boh !!! Io penso che alla fine i vertici aziendali riflettano esattamente tutti i livelli inferiori, insomma dai i simili stanno bene coi simili … poi che dire, io i “c…i” della foto li manderei tutti a casa . Ormai è chiaro che da persone così non possano che uscire lavori mediocri come le ultime espansioni …

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allora mettiti nei panni di un developer che arriva nella SH dei suoi sogni e dopo poco inizia a subire molestie da parte di un superiore, cosa fai? le possibilità sono

1- denunci la cosa al tuo superiore -----> la tua carriera è finita
2- denunci allo stato -----> ops non puoi perchè in america non esiste che un lavoratore denunci l’azienda per cui lavora, non credo che sia nemmeno possibile farlo per contratto ma supponiamo anche fosse possibile, la tua carriera è finita prima ancora di cominciare perchè se ti metti contro l’azienda non lavorerai mai più in nessun’altra azienda prestigiosa e non concluderai comunque nulla perchè un’azienda top può avere gli avvocati migliori, saresti disintegrato in qualsiasi tribunale.
3- ti ribelli alle molestie ------> la tua carriera è finita
4- ti licenzi -----> questa verrà vista comunque come una ribellione e quindi qualunque altra azienda top del settore non ti assumerà per cattiva pubblicità da parte di quella per cui ti sei licenziato, quindi la tua carriera è finita.

Poi per carità su tutte le centinaia di denunce qualcuna sarà sicuramente falsa o totalmente inventata o magari la vittima è proprio chi è stata denunciata, ma che TUTTE le denunce siano inventate, no non è possibile.

l’opzione corretta e denunci allo stato e di fai pagare una buona uscita tale per cui di lavorare non t’importa più.

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purtroppo nel 99,99% dei casi non va cosi.

Aggiorno questo post con un po’ di articoli presi da IGN Italia (così non ci sono nemmeno problemi di fruizione)

Questo articolo sostiene che il tonfo di abbonati di questo periodo sia il maggiore in assoluto di World of Warcraft (checché si pensi di WoD).

Qua ci sono altri aggiornamneti sulla schifosa situazione in cui versa Blizz e, in chiusura, parla senza mezzi termini della fine di un mito.

L’ultima settimana ha messo a nudo i profondi problemi sistemici insiti nella cultura di Activision Blizzard - una cultura che ha a lungo incoraggiato l’adorazione degli sviluppatori di videogiochi quasi fossero rockstar intoccabili, e che ha consentito la creazione di un sistema malato caratterizzato da abusi di potere.

Questo è un passaggio estremamente importante: gli sviluppatori, bravi o meno che siano, sono persone che fanno il loro lavoro. Possono piacere o meno ma non dovrebbero essere idolatrate come infallibili e tantomeno tale comportamento non dovrebbe essere avallato o peggio incoraggiato dalla software house.

La soluzione a questa enorme crisi è un bit: o bene bene o male male. Vediamo che accadrà. certo è che l’estrema lentezza con cui arrivano comunicati ufficiali è avvilente. Mi piacerebbe vedere mosse concrete subito, o una loro bozza. Sicuramente cambiare un NPC su wow non rientra tra le prese di posizione che io reputo importanti XD

Siamo alla frutta.

Mi rimangono le ultime 2 settimane di gioco, dopo di che non credo di rinnovare. Troppa incertezza non fa bene alla mia persona. E pensare che qualche settimana fa stavo anche per fare l’abbonamento di sei mesi, adesso non lo farei nemmeno sotto tortura.

Io spero che la crisi di WoW non venga ricordata SOLO per lo scandalo sollevato dal dipartimento investigativo della California, ma anche per tutto il declino che WoW ha dovuto subire negli ultimi anni. Qualora WoW non abbia più le forze per sopravvivere è giusto capire fino in fondo i motivi che hanno portato al quit di massa da questo gioco, per cercare di rinascere sotto qualche altra forma.

Miliardi di righe di codice non possono svanire nel nulla come se nulla fosse stato. Io ho iniziato a giocare a 14 anni, ora ne ho 30, e solo al pensiero che domani WoW potrebbe non esistere più mi viene un magone alla gola.

D’altra parte non posso tollerare quello che è successo. Anche perchè se sono i dipendenti Blizzard a non stare bene questo si riflette sulla qualità del gioco.

Per il bene di WoW è giusto non rinnovare. Questa è la mia visione.

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Si può star certi comunque che troveranno il sistema per tirarsi su, io non sono preoccupato e non credo comunque che per wow sia la fine

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Assumere in questo momento in cui è difficile formare e trovare nuovo personale adeguato a causa della pandemia, lo sarà ulteriormente alla luce degli ultimi eventi per loro. Non si farà certo a gara per andare a lavorare in un posto simile finché non viene risolta la questione.

Tolto l’aspetto prettamente pragmatico, la 9.1 è uscita da poco. L’emorragia di player è tangibile. Lo sviluppo è fermo.

Per quanto si possa amare WoW, già i contenuti (pochi) sono usciti in ritardo e male in momento di “normalità” lavorativa. Cosa c’è da aspettarsi nel prossimo futuro? Si può pagare un abbonamento per una 9.1 da 8/9 mesi (a voler essere stretti) ?

Siamo solo all’inizio di un brutto periodo per quel che l’intuito mi dice.
Azzarderei che ci vorranno almeno degli anni per chiudere Shadowlands e ristrutturare WoW in qualcosa che possa richiamare una fanbase ormai distrutta.

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Attualmente Blizzard ha migliaia di posizioni lavorative aperte proprio per lo sviluppo dei giochi che a noi piacciono tanto.

As the original VentureBeat piece said, Activision Blizzard currently has thousands of open jobs they need to fill to actually keep making video games, and with the entire industry on a hiring spree, after this, it’s hard to know why many people would specifically seek out a job there, knowing everything that’s gone on. Especially women, which could make their current diversity problems even worse.

Fonte:

A sviluppo fermo, con un’espansione terribile, storia che è andata completamente all’aria, stima nei confronti di Blizzard al suo minimo assoluto, io così tranquillo proprio non mi sento di stare.

Come indifferente a tutto quello che è successo e al modo autoreferenziale che Blizzard ha avuto nel gestire wow.

Wow - lo dico da anni - soffre di profondissime crisi di identità che ora stanno - finalmente - divenendo di pubblico dominio. Senza parlare dello scandalo delle molestie, il problema grosso di wow è dovuto in parte anche a noi giocatori che abbiamo sempre applaudito

quando ci mingevano addosso senza farci nemmeno la cortesia di chiamarla pioggia.

Liberamente tratta dalla dott.ssa Grace Augustine in Avatar :stuck_out_tongue:


Aggiungo anche questa notizia:

Conoscendo l’americana avversione per i sindacati non riesco a giustificarmi altrimenti l’assunzione di questo studio per gestire il delirio di Blizzard…

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Beh, intanto devono mettere a posto questa VERGOGNOSA, SCANDALOSA, DEPLOREVOLE, situazione interna che hanno creato e che mi ha lasciato senza parole, ma con tante parolacce.
Poi devono capire cosa vogliono davvero i giocatori, non l’ho capito neanche io a dire il vero. Prima che uscisse questo scandalo, ho letto centinaia di post sui vari forum, la comunità era divisa in due, tra chi detestava le ultime espansioni e da chi invece era contento o quantomeno soddisfatto. Tra i delusi echeggiavano diversi pareri,(anche sul nostro forum), su come migliorare il gioco, su cosa togliere, su cosa aggiungere e/o modificare, pareri a mio avviso parecchio discordanti tra loro. Quindi auguri.
Inoltre se avete letto l’ultimo articolo citato da Tessivento e ascoltato il video della nostra Reyra, (che stimo e saluto, peccato non leggerla piu su questo forum), si evince che si sta paventando l’ipotesi di un gioco ancora piu competitivo in modalità F2P.
Ho giocato per anni a Lineage2, prima su un server privato, poi sul server ufficiale a pagamento, e in ultimo sul server ufficiale, diventato nel frattempo, P2W. Con quella porcheria ho chiuso per sempre.
Quindi bisogna capire anche che direzione vuole prendere wow.
Come tutti qui sul forum, spero che la Blizzy possa fare come la fenice, e rinascere dalle proprie ceneri, in primo luogo sotto il profilo umano che è la cosa piu importante e impellente, e poi sotto il profilo tecnico/videoludico e che riesca, a proporre in futuro ,un gioco che piaccia a piu persone possibili. Un gioco sviluppato in un ambiente sano, con persone motivate e appassionate.
Non sono preoccupato nemmeno io, figuriamoci! per un giochino. Ma di sicuro non sono ottimista.
Per il momento, non so se sia piu giusto continuare a rinnovare l’abbonamento, per dare una mano, come giocatore, alla ricostruzione di una societa seria e a un gioco piu piacevole o smettere di giocare per una questione, (piu che lecita), morale.

Per me la cosa è relativamente semplice.

La comunità era divisa tra:

  1. Cavalieri Bianchi qualunque cosa Blizzard dicesse, facesse o pensasse era perfetta così come era e chi si lamentava era considerata una persona incontentabile, lamentosa, deleteria e… vecchia (se non anagraficamente, come modo di pensare). Sono quelle persone che non riescono a pensare a cambiare per il semplice fatto che l’eterno presente va bene così.
  2. Giocatori con un po’ di senso critico che ritengono necessario un enorme cambiamento di visione del gioco. Si può poi parlare su COME attuarlo ma, in generale, il grosso delle richieste si incentra su:
  • STORIA AVVINCENTE e con un senso;

  • IMPORTANZA AL MONDO

  • spostare il focus del gioco dal comparto competitivo a quello comunitario

  • niente sistemoni;

  • bilanciamento classi;

  • bilanciamento fazioni;

  • smettere di impostare un’espansione come una tappa sucecssiva di un percorso ma come “espansione di quanto abbiamo”: vale a dire che quello che c’è prima non deve essere dimenticato. Vogliamo avere qualcosa da fare ancora a Borgodoro per dire.

  • AZEROTH!

Il come farlo poi è un altro discorso ma io non sono uno sviluppatore: non vengo pagato per questo.

La richiesta è nata dal fatto che, appunto, tolto il comparto competitivo (con tutti i suoi enormi difetti che a cascata ha riversato ovunque) il gioco non offre nulla di divertente da fare. Quindi si torna ai punti di sopra.

Se, come suppongo, Blizzard avrà bisogno di tempo per epurare i propri ranghi, ricrearsi un’immagine passabile e (re)investire veramente in questo gioco, dovrà passare del tempo credo che la soluzione più furba anche da un punto di vista di marketing sia quella di mettere wow F2P visto che per un po’ non ci sarà granché di nuovo da fare (al massimo richiedere una cifra simbolica per i server).

Quando poi, come spero, Blizzard riuscirà a dare nuovamente un’identità a WoW lanciando l’espansione della rinascita, potrà tranquillamente rimettere l’abbonamento che, in quel caso, sarei più che felice di pagare.

Io non penso che ci siano altre scelte. Ma, negli ultimi anni, Blizzrad non ha certo brillato per scelte assennate.

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Notizia fresca fresca.

Il presidente di Blizzard, J. Allen Brack ha ceduto il posto a un diarcato: un uomo e una donna.

Spero siano i primi inizi di un repulisti generale che, per amor di WoW, deve prendere pienamente anche gli sviluppatori…

EDIT: appena la postano in italiano, sostituisco il link.

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Ritengo anche fondamentale l’interazione con la comunità di gioco ! I suggerimenti sui forum ci sono, le critiche (costruttive e non anche) quindi la roba su cui lavorare c’è se hanno voglia ! Poi bella la letterina su battlenet, ma non ve la cavate così… alle parole fate seguire i fatti, rinnovare o non rinnovare, per solidarietà a chi ci lavora ovvio che si (magari col vaso di pandora aperto) una cifra simbolica al mese come dice Tessivento. Questo sarà il segnale alla Blizzard che gli farà capire che noi supporteremo anche questa mascalzonata purchè sia volta al rinnovamento … diversamente chi si è visto si è visto e Wow sarà un bel ricordo :slight_smile:

allora andrò forse un filino off topic ma wow va rivisto MOLTO e ricordo che brokenknife ne aveva fatto un impasto di WOW 2.0
secondo me devono introdurre una terza fazione

togliere il limite delle professioni

togliere i contenuti a tempo limitato ( i titoli ok ma le mount porca paletta se uno lavora o studia e gioca si e no 1 o 2 ore ogni 2 giorni fatele ottenere in un modo diverso,non muore nessuno se anche chi non fa le sfide di pandaria si becca la fenice.

rimettere i contenuti tipo mantello di pandaria e altri per chi li vuole recuperare (blizzard devi capire che non tutti hanno iniziato a vanilla e non tutti amano il vanilla)

più bilanciamenti e più prove alle classi per rendere non dico op tutte ma viabili tutte (ne druido op fatina???)

provare nel ptr a inserire nuove spec per variegare il gioco (immaginate se ogni exp escono 3 spec messe per dare varietà? arriveremo ad un mmorpg completamente nuovo con 4 spec per classe nel giro di 4 exp.

più personalizzazione ( non sta roba misera dai blizz)

ora shadowland ha un difetto enorme la storia si incasina e si disperde perche ti devi fare tutte e 4 le congreghe perdi il filo è dispersiva è piena di retcon e colpi di scena assurdi che ti fanno dire ma vaffampiffero spero in un miglior finale (DUBITO NA CIFRA) sarebbe figo farla finire come un’illusione di nzoth arriva azeroth risvegliata e ci aiuta a sconfiggere nzoth nel dungeon finale.

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Purtroppo per noi ne Ion Hazzikostas ne Christie Golden risultano invischiati quindi per loro come dice il presidente activision non ci saranno “nuove opportunita’ di lavoro” fuori activision blizzard :cry: