Per me c’è una profonda differenza tra pazienza e illusione.
Non penso di essere prevenuto ma di analizzare le cose oggettivamente magari contestualizzandole nella finestra temporale in cui queste cose vengono presentate. Mi fa veramente piacere vedere questo hype; dopo 2 espansioni che non si sono mosse dal template di Legion (peggiorandolo), ho dei fortissimi dubbi che Blizzard in una patch di quella che sta diventando la peggior espansione in assoluto riesca a cambiare strada nel bel mezzo della gigantesca crisi che sta attraversando.
Faccio notare che alla lunga anche le persone più positive mi hanno dato ragione (tu per prima ti sei scagliata contro Systemlands qualche tempo fa…).
Una delle critiche che i giocatori muovono al gioco è che si è persa l’identità di un openworld in favore di zone istanziate e isolate. È stata una delle maggiori critiche all’espansione che, a differenza di BfA, aveva persino le zone iniziali non solo divise ma anche fisicamente isolate e separate.
Dopo territori poppati dal nulla a BfA e quelli frammentati di SL (a cui aggiungere Korthia letteralmente pescata dal nulla) mi sarei aspettao uno sviluppo dell’esistente, non un ennesimo territorio aggiunto raggiungibile tramite portali perché isolato e istanziato.
Peccato che noi giocatori non se ne possa più di questo tipo di progressione. Abbiamo chiesto metodologie diverse ma Blizzard non è assolutamente in grado di inventare ma solo di ripetere.
Esattamente come l’animum o Torgast non erano assolutamente obbligatori, giusto?
Senza questo sistema scordiamoci il volo, il secondo legge dario etc.
Seguo più o meno tutto e non parlo a sproposito. Giocando da anni e conoscendo il modus operandi attuali di Blizzard, ritengo di poter interpretare al di là dell’annuncite cronica che sta distruggendo la cultura occidentale.
La storia di SL non ha senso dalla prepatch. Un antagonista venuto letteralmente fuori dal nulla, retcon che hanno distrutto l’ambientazione (una su tutti gli Dei Selvaggi che dal Sogno dk Smeraldo ora vanno a Selvarden…).
Questo voler retro(ri)costruire l’ambientazione l’ha finita per distruggere. Il raid è degna conclusione di una storia inventata di sana pianta senza alcun contesto. Il fatto che Danuser non riesca a lasciarsi dietro Sylvanas ha del patologico. Non se ne può veramente più e tuttavia ce la continuiamo a portare dietro, unico personaggio attorno a cui tutto deve ruotare.
Se cuoi apro il faldone Elune…
O il nonsenso del nuovo Arbiter… mossa palesememte volta a far passare Blozzard per inclusiva a parole…
Il contesto della crisi di Blizzard quindi tagli ai costi sui modelli?
Per quanto condivida molto poco delle scelte di Hazzikostas, lo ritengo un mosyro a progettare i raid. Ma è sbagliato giudicare una patch o un’espansione solamente in base a esso. A me questa patch non pare assolutamente innovativa. Anzi: stesse iterazioni da Legion in giù.
Apprezzo la tua positività ma io proprio non riesco a vedere questo cambio di mentalità apparte aver messo sullo schermo tutte le minoranze possibili per dire che ora sono inclusivi…
Vediamo. Sicuramente giocherò questa patch come sempre e la spremerò ma non posso dire di avere hype…